Un gentilissimo collega di triathlon mi ha gentilmente fornito una tabella di calcolo per stabilire il proprio intervallo di lavoro aerobico.
In soostanza da approfonditi studi fisiologici, si è visto che c'è naturalmente correlazione tra intensità di allenamento e frequenza cardiaca e che l'allenamento aerobico migliore avviene tra il 50 e l'80 % dell'intensità di allenamento, che corrispondono circa al 60 e 80% della frequesnza cardiaca.
Sotto questo intervallo, l'esecitazione sarà debole e poco proficua, mentre al di sopra d questo intervallo il lavoro sarà anaerobico lattacido, con tempi di recupero superiori alla durata effettiva dell'esercizio.
Di seguito riepilogo la formula di Karvonen, che ci permette di calcolare l'intervallo aerobico in base alla nostra età e al nostro battito cardiaco a riposo.
Utilizzerò i miei dati.
Battiti a riposo: 48 al minuto
Età: 40 ormai
Frequenza cardiaca max: 180
Valore medio = frequenza max - bpm a riposo = 180 - 48 = 132
Occorre calcolare il 60% e l'80% della frequenza media
132 x 60% = 79,2
132 x 80% = 105,6
sommando questi due valori ai bpm a riposo si trovano i valori soglia
Soglia minima aerobica Tajo: 79,2 + 48 = 127,2
Soglia massima aerobica Tajo: 105,6 + 48 = 153,6
Ora cercherò di capire perchè normalmente io in allenamento per tenere ritmi decenti non scendo mai in questa fascia, ma sono teoricamente sempre in anaerobico...... e, grazie a dio, non scoppio....
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