La settimana si è svolta così:
ghiaccio, trazioni, piscina ghiaccio trazioni, ghiaccio, trazioni
terapia ghiaccio trazioni ghiaccio trazioni piscina e via dicendo fino ad ora.
Ho manifestato al medico il fastidio provocato dalla precedente seconda terapia.
Ora va te a capire se è dipeso dal fatto che non sono riuscito a fare il noioso ghiaccio trazioni nella settimana incriminata, o se perchè mi ha fatto razione doppia di onde d'urto, fatto sta che stavolta si è limitato a una monoporzione e così in 10 minuti i miei piedi erano fuori dal Centro Attività MOtorie....
Poi devo dire che sono stato benino ed anche stamattina i piedi non dolevano.
Certo non ho più smesso con il ghiaccio trazioni.
In corsia quattro le posizioni sono da definire: c'è stato un po' di casino in allenamento.... a tratti mi sono trovato a voler spingere un po' di più.... mi pare che Giampi, che è certamente più veloce di me, spesso si trattenga.
Oppure la scia mi favorisce troppo.....
Bho, vedremo
venerdì 23 ottobre 2015
lunedì 19 ottobre 2015
Rientro in bicicletta e progressi fascite
Sabato, esasperato dall'eccessiva astinenza da bici e corsa, ho deciso di riprovare un giro blando.
Questo nonostante la fascite sia incredibilmente peggiorata nel corso della settimana.
Un po' per lavoro, un po' per pigrizia, ho interrotto gli esercizi di allungamento e gli impacchi di ghiaccio, ma ciò non toglie che da martedì scorso, giorno della seconda terapia di onde d'urto, il mip problema sia non solo riemerso ma addirittura peggiorato, forsi più di ogni altro momento.
Al mattino del mercoledì il fastidio alle piante si è quasi trasformato in dolore e durante la giornata, pur se come sempre si è attenuato, non è sparito del tutto, estendendosi alla zona mediale e al calcagno.
E' vero che ho dovuto indossare qualche volta le scarpe in cuoio e che mi sono concesso un paio di brevi passeggiate di qualche centinaio di metri, ma diosanto!
Fossi un troglodita nella giungla che farei? Smetterei di cacciare e morirei di fame davanti alla play station nella mia caverna per colpa di una fascite???
Siamo seri!!!!
Così mi son detto che avrei fatto la mia uscita in bici e avrei limitato i danni riprendendo seriamente ghiaccio e stiramenti.
Alla domenica mattina miracolo! Il piede quasi ok! Stamattina pure!
Vedi che la testa dura serve a qualcosa!?!?!
Il giro in bici è stato perfetto per le mie esigenze.
Ci siamo ritrovati Giampi, Luca ed il sottoscritto al solito ponte di Boara e abbiamo improvvisato un giretto Vescovana, Este, Baone, Sassonero, Arqua, Monselice e rientro via statale
Mappa del giro
Avere Giampi in gruppo è una garanzia, dal momento che ha disciplinato i cambi in testa, ha regolato la velocità e frentato i miei entusiasmi, che fanno sì che poi mi spompo prima della fine.
Poi se sei stufo tira lui e bona lì.
Mi sono decisamente depresso a constatare la differenza tra i miei bpm medi e i suoi....
Avevo i battiti cardiaci di un criceto!! (450/min, per gli ignoranti che non studiano mai i battiti di un criceto!)
Intanto si chiacchierava del programma del prossimo anno.
Per Giampi la strada è già segnata: lui fa Ironman di Venezia.
Gran corajo a fare un "aironmen" in laguna!!!! per quant mi riguarda potrebbero ribattezzarlo l'Iron delle nutrie!!! Ma come si fa a nuotare 3,8 chilometri in laguna tra san Giuliano e Venezia!!! Tireranno su gran vongole come ho fatto io al Cavallino!!!
Almeno la spaghettata di mitili è garantita alla fine della fiera!
Poi la bici dove la fanno? In tangenziale a Mestre??? Con le puttane del cavalcavia che applaudono ai lati e gli passano le bottigliette di acqua o i kleenex??
SI potrebbe studiare una partnership con prestazione sessuale inclusa nel pacco gara!!!
Bha...
Infine maratona a parco San GIuliano. L'amministrazione comunale regala sacchi del rusco così i più volonterosi potranno tirar su siringhe e bottiglie di birra mentre corrono.... ahahh!
Ironman Venezia
Luca ha grandi propositi: vuo iniziare subito con dei medi...
Io onestamente non me la sento: ho come l'impressione che mi ..."sfascerei" al primo...
Credo che farò un paio di olimpici, un paio di mezze maratone (voglio debuttare a Rovigo, se i peidi mi assistono) e un paio di granfondo.
Ma ne parlerò con calma con i compagni di merende in una futura tavola rotonda!!!
Anticipo che mi piacerebbe fare un No Draft per vedere la mia tenuta in bici senza scia, che prevedo soffrirò moltissimo.
Periciò potrebbe essere
05/04 gf Cervia
10/05 Albarella (ebbene sì, voglio riprovarci!)
20/06 Bardolino e
02/08 Brasimone.
20 settembre Pola
Questo nonostante la fascite sia incredibilmente peggiorata nel corso della settimana.
Un po' per lavoro, un po' per pigrizia, ho interrotto gli esercizi di allungamento e gli impacchi di ghiaccio, ma ciò non toglie che da martedì scorso, giorno della seconda terapia di onde d'urto, il mip problema sia non solo riemerso ma addirittura peggiorato, forsi più di ogni altro momento.
Al mattino del mercoledì il fastidio alle piante si è quasi trasformato in dolore e durante la giornata, pur se come sempre si è attenuato, non è sparito del tutto, estendendosi alla zona mediale e al calcagno.
E' vero che ho dovuto indossare qualche volta le scarpe in cuoio e che mi sono concesso un paio di brevi passeggiate di qualche centinaio di metri, ma diosanto!
Fossi un troglodita nella giungla che farei? Smetterei di cacciare e morirei di fame davanti alla play station nella mia caverna per colpa di una fascite???
Siamo seri!!!!
Così mi son detto che avrei fatto la mia uscita in bici e avrei limitato i danni riprendendo seriamente ghiaccio e stiramenti.
Alla domenica mattina miracolo! Il piede quasi ok! Stamattina pure!
Vedi che la testa dura serve a qualcosa!?!?!
Il giro in bici è stato perfetto per le mie esigenze.
Ci siamo ritrovati Giampi, Luca ed il sottoscritto al solito ponte di Boara e abbiamo improvvisato un giretto Vescovana, Este, Baone, Sassonero, Arqua, Monselice e rientro via statale
Mappa del giro
Avere Giampi in gruppo è una garanzia, dal momento che ha disciplinato i cambi in testa, ha regolato la velocità e frentato i miei entusiasmi, che fanno sì che poi mi spompo prima della fine.
Poi se sei stufo tira lui e bona lì.
Mi sono decisamente depresso a constatare la differenza tra i miei bpm medi e i suoi....
Avevo i battiti cardiaci di un criceto!! (450/min, per gli ignoranti che non studiano mai i battiti di un criceto!)
Intanto si chiacchierava del programma del prossimo anno.
Per Giampi la strada è già segnata: lui fa Ironman di Venezia.
Gran corajo a fare un "aironmen" in laguna!!!! per quant mi riguarda potrebbero ribattezzarlo l'Iron delle nutrie!!! Ma come si fa a nuotare 3,8 chilometri in laguna tra san Giuliano e Venezia!!! Tireranno su gran vongole come ho fatto io al Cavallino!!!
Almeno la spaghettata di mitili è garantita alla fine della fiera!
Poi la bici dove la fanno? In tangenziale a Mestre??? Con le puttane del cavalcavia che applaudono ai lati e gli passano le bottigliette di acqua o i kleenex??
SI potrebbe studiare una partnership con prestazione sessuale inclusa nel pacco gara!!!
Bha...
Infine maratona a parco San GIuliano. L'amministrazione comunale regala sacchi del rusco così i più volonterosi potranno tirar su siringhe e bottiglie di birra mentre corrono.... ahahh!
Ironman Venezia
Luca ha grandi propositi: vuo iniziare subito con dei medi...
Io onestamente non me la sento: ho come l'impressione che mi ..."sfascerei" al primo...
Credo che farò un paio di olimpici, un paio di mezze maratone (voglio debuttare a Rovigo, se i peidi mi assistono) e un paio di granfondo.
Ma ne parlerò con calma con i compagni di merende in una futura tavola rotonda!!!
Anticipo che mi piacerebbe fare un No Draft per vedere la mia tenuta in bici senza scia, che prevedo soffrirò moltissimo.
Periciò potrebbe essere
05/04 gf Cervia
10/05 Albarella (ebbene sì, voglio riprovarci!)
20/06 Bardolino e
02/08 Brasimone.
20 settembre Pola
giovedì 15 ottobre 2015
RIPRESE SUBACQUEE E CRANIATE A GOGO!
Allenamento funzionale all'obbiettivo dell'allenatore, ovvero riprenderci mentre nuotavamo al fine di analizzare i nostri errori.
Iniziativa lodevole che i veci triatleti si augurano con tutto il cuore di vedere realizzata.
Infatti voci di corridoio danno indicazioni contrastanti sulla fine di una similare iniziativa degli anni scorsi:
chi dice di non aver mai visto le riprese, chi dice di averle viste ma non aver visto la propria, chi sostiene malignamente che esse siano andate a fare archivio a Paperissima, ma no quella sprint, che qua de sprint non ghe ze ghente....
Malelingue!
Fatto sta che l'occasione è stata ghiotta per mettere in luce l'estrema vanità dei triathleti rodigini, che se ne fottono sostanzialmente del proprio stile natatorio e di eventuali correzioni, ma ci tengono moltissimo a finire in tv.
E infatti c'erano tutti!
Anche gente mai vista! Persino dei Portoghesi!
Così uno stuolo di maschioni perfettamente depilati si è esibito in vasche stilose con sorriso sulle labbra e alcuni, solo i più dotati, con la bigola di fuori ad ogni passaggio davanti alla Go-Pro.
Un film dell'orrore!
Addirittura gli Elite hanno nuotato con le palette tutto il tempo in modo che risaltasse dalle immagini la profilatura dei propri muscoli e il turgore del proprio ego.
Scherzo naturalmente.
Fatto sta che Sandro, che si doveva concentrare sulle riprese, ha dato un ordine solo: valanghe di vasche 50 stile e 50 dorso a 60. Tanto per non doverci più pensare!
L'euforia era tanta che si sono ghellerizzati tutti: Enri, il Pero, perfino Luca a domandare continuamente :- Ma quante vasche dobbiamo fare? Da 50? Da 25 a stile? Ma non erano 50 a dorso? -
Idrocefalia spinta!
EnriPavan invece ogni 50 metri di acqua provava a vendere il suo garmin 310 ad un collega, tanto per ottimizzare i tempi.
Così abbiamo macinato metri cercando di capire come cazzo fare i 50 a dorso in 60 secondi, impresa ardua (incredibile) anche per Giampi e i suoi muscoli sternocleidomastoidei.
Elena, ancora terrorizzata dalle mie unghie, ha aumentato a 2 lunghezze la distanza a cui starmi.
Peccato che, presa dall'eccitazione dell'obbiettivo subacqueo, ogni tanto cambiava corsia a dorso giusto a fine vasca.
Così ha regalato a Giampi ed al sottoscritto due craniate esemplari. Due autentici frontali in acqua! Ogni tanto ho ancora dei black-out di qualche secondo al pensiero!
Intanto Sandro compariva come per incanto in ogni dove, e te che stavi lottando per la vita come ogni allenamento, ti trovavi sto individuo sdariato sul fondo vasca a mo' sogliolone gigante, appeso come un cavalluccio marino ai galleggianti, sporto dal bordovasca come un avvoltoio: mi sono sentito come l'aragosta in un acquario del ristorante!
O forse sarebbe meglio dire come una barbona nello scolo Veneto...
Bhe, alla fine anche le mille mila vasche (20 x 50 in realtà) sono finite e abbiamo potuto riposarci con 25 x 8 mezza piano e mezza forte.
Quindi.. sui prossimi schermi, "Paura e delirio alla Tosi", di Sandro Gilliam, con Miki Deep e Franz Del Toro, special guest Elena Iron Head.
Iniziativa lodevole che i veci triatleti si augurano con tutto il cuore di vedere realizzata.
Infatti voci di corridoio danno indicazioni contrastanti sulla fine di una similare iniziativa degli anni scorsi:
chi dice di non aver mai visto le riprese, chi dice di averle viste ma non aver visto la propria, chi sostiene malignamente che esse siano andate a fare archivio a Paperissima, ma no quella sprint, che qua de sprint non ghe ze ghente....
Malelingue!
Fatto sta che l'occasione è stata ghiotta per mettere in luce l'estrema vanità dei triathleti rodigini, che se ne fottono sostanzialmente del proprio stile natatorio e di eventuali correzioni, ma ci tengono moltissimo a finire in tv.
E infatti c'erano tutti!
Anche gente mai vista! Persino dei Portoghesi!
Così uno stuolo di maschioni perfettamente depilati si è esibito in vasche stilose con sorriso sulle labbra e alcuni, solo i più dotati, con la bigola di fuori ad ogni passaggio davanti alla Go-Pro.
Un film dell'orrore!
Addirittura gli Elite hanno nuotato con le palette tutto il tempo in modo che risaltasse dalle immagini la profilatura dei propri muscoli e il turgore del proprio ego.
Scherzo naturalmente.
Fatto sta che Sandro, che si doveva concentrare sulle riprese, ha dato un ordine solo: valanghe di vasche 50 stile e 50 dorso a 60. Tanto per non doverci più pensare!
L'euforia era tanta che si sono ghellerizzati tutti: Enri, il Pero, perfino Luca a domandare continuamente :- Ma quante vasche dobbiamo fare? Da 50? Da 25 a stile? Ma non erano 50 a dorso? -
Idrocefalia spinta!
EnriPavan invece ogni 50 metri di acqua provava a vendere il suo garmin 310 ad un collega, tanto per ottimizzare i tempi.
Così abbiamo macinato metri cercando di capire come cazzo fare i 50 a dorso in 60 secondi, impresa ardua (incredibile) anche per Giampi e i suoi muscoli sternocleidomastoidei.
Elena, ancora terrorizzata dalle mie unghie, ha aumentato a 2 lunghezze la distanza a cui starmi.
Peccato che, presa dall'eccitazione dell'obbiettivo subacqueo, ogni tanto cambiava corsia a dorso giusto a fine vasca.
Così ha regalato a Giampi ed al sottoscritto due craniate esemplari. Due autentici frontali in acqua! Ogni tanto ho ancora dei black-out di qualche secondo al pensiero!
Intanto Sandro compariva come per incanto in ogni dove, e te che stavi lottando per la vita come ogni allenamento, ti trovavi sto individuo sdariato sul fondo vasca a mo' sogliolone gigante, appeso come un cavalluccio marino ai galleggianti, sporto dal bordovasca come un avvoltoio: mi sono sentito come l'aragosta in un acquario del ristorante!
O forse sarebbe meglio dire come una barbona nello scolo Veneto...
Bhe, alla fine anche le mille mila vasche (20 x 50 in realtà) sono finite e abbiamo potuto riposarci con 25 x 8 mezza piano e mezza forte.
Quindi.. sui prossimi schermi, "Paura e delirio alla Tosi", di Sandro Gilliam, con Miki Deep e Franz Del Toro, special guest Elena Iron Head.
martedì 13 ottobre 2015
Onde d'urto e tutorial nuoto
Oggi altra terapia.
Sono uscito dall'ambulatorio coi piedi hovercraft diobono!
Che bèn!
Speriamo che duri un pop' di più e s'inizi a guarire.
A giudizio del medico sabato potrei osare un'uscita in bici.
Pronti!!
Intanto, visto che stasera ci riprenderanno mentre nuoteremo in piscina, mi guardo un paio di tutorial di nuoto, ricordandomi che:
1 - devo prendere l'acqua con la mano più orizzontale
2 - devo trattenere il braccio avanti fino a che non sto uscendo con il bracciod i spinta dall'acqua
3 - devo migliorare la respirazione muovendo la testa il meno possibile e lasciandola più neutra.
Per la gambata non c'è speranza...
Sono uscito dall'ambulatorio coi piedi hovercraft diobono!
Che bèn!
Speriamo che duri un pop' di più e s'inizi a guarire.
A giudizio del medico sabato potrei osare un'uscita in bici.
Pronti!!
Intanto, visto che stasera ci riprenderanno mentre nuoteremo in piscina, mi guardo un paio di tutorial di nuoto, ricordandomi che:
1 - devo prendere l'acqua con la mano più orizzontale
2 - devo trattenere il braccio avanti fino a che non sto uscendo con il bracciod i spinta dall'acqua
3 - devo migliorare la respirazione muovendo la testa il meno possibile e lasciandola più neutra.
Per la gambata non c'è speranza...
lunedì 12 ottobre 2015
Nuoto e sempre nuoto
Sta cacchio di fascite non molla!
Il medico che mi ha effettuato il primo trattamento con onde d'urto mi aveva avvisato che l'effetto dura circa una settimana.
Più puntuale della morte, stamattine di nuovo fastidio sotto i piedi dopo una settimana da miracolato, in cui me ne andavo trallallero trallallà progettando già la prossima uscita i bici e avvistando da lontano qualche allenamento di corsa all'orizzonte. Invece nulla!
Mentre ieri schiumavo d'invidia verso i miei colleghi che si sono recati a Lignano per l'ultimo olimpico che mi ero segnato, con unan grandiosa Barbara metrocubodicapelli che è pure andata a podio, il tallone (perchè poi il tallone ora?!?!?) mi dava fastidio.
Ma non ci si perde mai d'animo quaggiù nella patria della nebbia e delle zanzaree! Non si può correre? SI nuoto! NOn si può opedalare? Si nuota!
A forza di stare a bagno nel cloro sono più disinfettato io che l'alcol verde per le sbucciature.
Sono talmente di famiglia in piscina che mi hanno inserito nell'organigramma della società!
Dunque anche venerdì scorso piscina, con Sandro che si è divertito a comandarci tante di quelle serie da 75 che abbiamo perso il conto più volte.
Sabato ancora piscina: doppio allenamento! Eh ciò! Se in bici sarei stato via tre ore, in piscina almeno 2!
Così con la complilcità di Mattteo occhiazzurri ci siamo inventati un allenamento vario pieno di pinneggiamenti a delfino, serie misti delfino rana dorso stile, e via dicendo.
Peccato che nel secondo allenamento, Sandro non ci abbia poi molto risparmiato, e ha fatto tecnica sì, ma ci ha spremuto per bene!
Ha insistito sulle gambate a rana e sul dorso.
Tanto dorso.
E io oooodio il dorso!
Matteo, forte della sua tenerà età, nuotava come neanche, io ho dovuto fermarmi a 3800 mt perchè la schiena proprio non ce la faceva più....
Ovviamente la domenica ha richiesto robusto reintegro di tannini, dunque oggi bisognava smaltire, dunque, per cambiare, piscina.
2000 metri ancora, con 500 di riscaldamento, 200 gambe con pinne e senza, 400 con palette, 75 x 3 una piano una forte una piano a 1:30, una forte e una piano per 3
pinne delfino a dorso e rientro pinne stile a dorso x 3
rana 50 x 3
dorso con un braccio solo x 100
dorso 50 x 2
stile a sciogliere.
esercizi di stiramento.
Il medico che mi ha effettuato il primo trattamento con onde d'urto mi aveva avvisato che l'effetto dura circa una settimana.
Più puntuale della morte, stamattine di nuovo fastidio sotto i piedi dopo una settimana da miracolato, in cui me ne andavo trallallero trallallà progettando già la prossima uscita i bici e avvistando da lontano qualche allenamento di corsa all'orizzonte. Invece nulla!
Mentre ieri schiumavo d'invidia verso i miei colleghi che si sono recati a Lignano per l'ultimo olimpico che mi ero segnato, con unan grandiosa Barbara metrocubodicapelli che è pure andata a podio, il tallone (perchè poi il tallone ora?!?!?) mi dava fastidio.
Ma non ci si perde mai d'animo quaggiù nella patria della nebbia e delle zanzaree! Non si può correre? SI nuoto! NOn si può opedalare? Si nuota!
A forza di stare a bagno nel cloro sono più disinfettato io che l'alcol verde per le sbucciature.
Sono talmente di famiglia in piscina che mi hanno inserito nell'organigramma della società!
Dunque anche venerdì scorso piscina, con Sandro che si è divertito a comandarci tante di quelle serie da 75 che abbiamo perso il conto più volte.
Sabato ancora piscina: doppio allenamento! Eh ciò! Se in bici sarei stato via tre ore, in piscina almeno 2!
Così con la complilcità di Mattteo occhiazzurri ci siamo inventati un allenamento vario pieno di pinneggiamenti a delfino, serie misti delfino rana dorso stile, e via dicendo.
Peccato che nel secondo allenamento, Sandro non ci abbia poi molto risparmiato, e ha fatto tecnica sì, ma ci ha spremuto per bene!
Ha insistito sulle gambate a rana e sul dorso.
Tanto dorso.
E io oooodio il dorso!
Matteo, forte della sua tenerà età, nuotava come neanche, io ho dovuto fermarmi a 3800 mt perchè la schiena proprio non ce la faceva più....
Ovviamente la domenica ha richiesto robusto reintegro di tannini, dunque oggi bisognava smaltire, dunque, per cambiare, piscina.
2000 metri ancora, con 500 di riscaldamento, 200 gambe con pinne e senza, 400 con palette, 75 x 3 una piano una forte una piano a 1:30, una forte e una piano per 3
pinne delfino a dorso e rientro pinne stile a dorso x 3
rana 50 x 3
dorso con un braccio solo x 100
dorso 50 x 2
stile a sciogliere.
esercizi di stiramento.
giovedì 8 ottobre 2015
Primo allenamento da lacrime e... sangue
Era una settima che Sandro la smenava di godecela perchè da mercoledì 7 si sarebbe iniziato con gli allenamenti seri!
In effetti anche un pistola come me si era accorto che gli allenamenti di settembre erano molto umani rispetto al solito...
Prima di cadere nelle mani dell'istruttore, tuttavia, prova costumi per tutti: quest'anno con uno sforzo in più la società ci doterà di costumi dedicati con la rosellina della rhodigium vicino al pacco (per gli uomini) e vicino alle tette (se ben ricordo) per le iron-donne.
Franzoso non ha voluto essere da meno di nessuno ed ha provato entrambe le versioni con effetti da lui stesso definiti .... gradevoli.... giudicate voi...
Anni di sacrifici a costruire un finisher, e po'.... vara qua!! ahahah! Scherzo Paolo!
Dopo i 5 minuti in cui severi triatleti si sono trasformati in mammolucce che spulciavano come ossesse nella scatola delle taglie contendendosi l'ambito costume prova, siamo finalmente scesi in vasca al gran completo.
Il parterre della serata era più ricco che mai: non solo avevamo il neo finisher Miki Aglio, che dopo aver domato Barcellona, secco come un'acciuga a dieta, è tornato immediatamente ad allenarsi... Elite!!!
Non solo Luca Fast Chinallia ha ritrovato la via di casa dopo il sospirato viaggio di nozze, passando dalle cristalline acque sicule, alle clorate acque della Tosi!
Non solo il Matteo Bazz ha trascinato nel gruppo di matti suo fratello, per cui in quel preciso momento c'era un'altra donna incazzata nei dintorni di Rovigo.
Non solo l'elegante Barbara ha insegnato a tutti come anche un metro cubo di bellissimi e ondulati capelli può entrare nello spazio di pochi millimetri tra la cuffia in silicone e il cranio di una triatleta caparbia.
Oltre a tutto questo, due special guest di peso: Enri Roccia Segantino e Ale Pero Prearo, beatamente infiltrati alla portoghese tra le file dei triatleti paganti.
Ma mentre Enri come al suo solito sbruffoncellava con costume e cuffia caleidoscopici alla ricerca dell'attenzione di ogni essere femminile presente (4 di numero, e tutte ciapà), il Pero se ne stava più cautamente in mezzo al gruppo della terza corsia, mimetizzandosi con i galleggianti di divisione.
Per divertirci si è iniziato con una dose notevole di remate, che ciascuno come sempre interpreta a modo suo annullando qualsiasi effetto positivo dell'esercizio. Così succede che gente che normalmente va piano si ritrova a grattare i piedi di quello davanti, mentre persone che normalmente sono sciolte rasentano l'annegamento.
In tutto ciò è emersa prepotentemente l'altissimo livello raggiunto del Pero nei suoi allenamenti in solitaria: non c'era vasca in cui non uscisse dall'anoniimato della terza piazza per gettarsi in sorpasso e venire a grattare i piedi a me che stavo davanti, dando il cambio al buon Luca che preso dall'entusiasmo del rientro non poteva trattenersi dall'ararmi le piante dei piedi ad ogni bracciata.
Ovviamento per nulla affaticato, gli avanzava il tempo di deridermi con gesti fantasiosi per ritornare in ingognito poco dopo e non dare nell'occhio.
Non m'è rimasto che sperare che tutto quest'affetto risolvesse la mia fascite!
Finite le remate il trio medusa Luca, Enri e Pero, non mi ha voluto più e mi ha esiliato in quarta corsia dietro al Giampi, a Francesco e alla Tuzza, tanto per non rilassarmi troppo.
Sandro ha tentato allora di fare un po' di selezione inventando nuovi esercizi, invertendoci il senso di marcia, mischiando gli stili e anche le corsie.
Nulla da fare, dopo mille mila metri ancora tutti vivi.
Si è rassegnato a farci fare le solite estenuanti serie da 50!
Giampi, pensando di avere dietro Elena, si è esibito in ritmi serrati che ci facevano arrivare ai 40 invece che ai 60, e ad ogni 50 mt si rizzava in piedi contraendo i pettorali ed esibendo i suoi virili muscoli sternocleidomastoidei, per poi accorgersi che dietro invece di Elena ero finito io..
Ecco... io puntualmente arrivavo con la lingua di fuori come un cocker per non subire l'onta di essere staccato mezza vasca in soli 50 metri dal prode Giampi arrapato.
E non potevo comunque mollare un colpo, perchè Elena mi raggiungeva puntualmente!
E qui l'episodio che ha segnato per sempre la mia reputazione in vasca.
In uno dei frequenti contatti, Elena, la campionessa delle granfondo, la pupilla della Rhodigium, subisce un taglio al dito della mano, inferto dalla mia unghia assassina!
ATTENTATO!
A fine vasca emerge dal cloro e mi guarda con sordo stupore per poi esclamare con grazia:- Dio bon! Ma ha't visto cossa ca t'ha fatto?!?!? Te ma tajià un deo!!! Ma t'tajito i'onge ogni tanto???! -
(traduco per chi il portovirese lo digerisce poco: hai visto che hai fatto?!? Mi hai tagliato un dito!! Ma ti tagli le unghie ogni tanto?!?!?)
Guardo sbigottito il suo dito sanguinante e arranco nell'imbarazzo.
Mi sento Renato Pozzetto nel Ragazzo di campagna!!
E' come se una della mie unghie tranciate dalla cesoia invece di infrangere il barattolo di vetro , avessero ferito mortalmente Donna Osterbuhr
Già in debito d'ossigeno, non so se scusarmi per un incidete che evidentemente non volevo o telefonare subito all'assicurazione per mettermi al riparo da eventuali conseguenze.
Inizio a calcolare i tempi necessari per costituire un trust a difesa del mio ricco patrimonio (mezza casa e il gazebo per le grigliate) e ripensando all'utlima volta che ho inforcato le forbici, me ne esco con un altrettanto delicato: -Non hai malattie contagiose vero?!?! -
Che classe!!!!
Inutile dire che Elena ha perso ogni empatia per il sottoscritto e mi ha tenuto a 4 metri di distanza per il resto dell'allenameto come un cane rognoso, per poi ricordarmi ad ogni vasca seguente: - Vara, sanguina ancora!!! -
Inebriante sensazione!
E con questo abbiamo terminato l'allenamento, che riassunto è girato così:
riscaldamento
25 x 8 un braccio alla volta con l'altro sopra la tavoletta
25 x 4 remate solo presa
25 x 4 remate solo spinta
50 x 6 andata doppio dorse gambe rana ritorno stile, andata rana gambe stile ritorno stile
50 x 8 stile a 60' corsia opposta
50 x 12 3 stile + 1 dorso
In effetti anche un pistola come me si era accorto che gli allenamenti di settembre erano molto umani rispetto al solito...
Prima di cadere nelle mani dell'istruttore, tuttavia, prova costumi per tutti: quest'anno con uno sforzo in più la società ci doterà di costumi dedicati con la rosellina della rhodigium vicino al pacco (per gli uomini) e vicino alle tette (se ben ricordo) per le iron-donne.
Franzoso non ha voluto essere da meno di nessuno ed ha provato entrambe le versioni con effetti da lui stesso definiti .... gradevoli.... giudicate voi...
Anni di sacrifici a costruire un finisher, e po'.... vara qua!! ahahah! Scherzo Paolo!
Dopo i 5 minuti in cui severi triatleti si sono trasformati in mammolucce che spulciavano come ossesse nella scatola delle taglie contendendosi l'ambito costume prova, siamo finalmente scesi in vasca al gran completo.
Il parterre della serata era più ricco che mai: non solo avevamo il neo finisher Miki Aglio, che dopo aver domato Barcellona, secco come un'acciuga a dieta, è tornato immediatamente ad allenarsi... Elite!!!
Non solo Luca Fast Chinallia ha ritrovato la via di casa dopo il sospirato viaggio di nozze, passando dalle cristalline acque sicule, alle clorate acque della Tosi!
Non solo il Matteo Bazz ha trascinato nel gruppo di matti suo fratello, per cui in quel preciso momento c'era un'altra donna incazzata nei dintorni di Rovigo.
Non solo l'elegante Barbara ha insegnato a tutti come anche un metro cubo di bellissimi e ondulati capelli può entrare nello spazio di pochi millimetri tra la cuffia in silicone e il cranio di una triatleta caparbia.
Oltre a tutto questo, due special guest di peso: Enri Roccia Segantino e Ale Pero Prearo, beatamente infiltrati alla portoghese tra le file dei triatleti paganti.
Ma mentre Enri come al suo solito sbruffoncellava con costume e cuffia caleidoscopici alla ricerca dell'attenzione di ogni essere femminile presente (4 di numero, e tutte ciapà), il Pero se ne stava più cautamente in mezzo al gruppo della terza corsia, mimetizzandosi con i galleggianti di divisione.
Per divertirci si è iniziato con una dose notevole di remate, che ciascuno come sempre interpreta a modo suo annullando qualsiasi effetto positivo dell'esercizio. Così succede che gente che normalmente va piano si ritrova a grattare i piedi di quello davanti, mentre persone che normalmente sono sciolte rasentano l'annegamento.
In tutto ciò è emersa prepotentemente l'altissimo livello raggiunto del Pero nei suoi allenamenti in solitaria: non c'era vasca in cui non uscisse dall'anoniimato della terza piazza per gettarsi in sorpasso e venire a grattare i piedi a me che stavo davanti, dando il cambio al buon Luca che preso dall'entusiasmo del rientro non poteva trattenersi dall'ararmi le piante dei piedi ad ogni bracciata.
Ovviamento per nulla affaticato, gli avanzava il tempo di deridermi con gesti fantasiosi per ritornare in ingognito poco dopo e non dare nell'occhio.
Non m'è rimasto che sperare che tutto quest'affetto risolvesse la mia fascite!
Finite le remate il trio medusa Luca, Enri e Pero, non mi ha voluto più e mi ha esiliato in quarta corsia dietro al Giampi, a Francesco e alla Tuzza, tanto per non rilassarmi troppo.
Sandro ha tentato allora di fare un po' di selezione inventando nuovi esercizi, invertendoci il senso di marcia, mischiando gli stili e anche le corsie.
Nulla da fare, dopo mille mila metri ancora tutti vivi.
Si è rassegnato a farci fare le solite estenuanti serie da 50!
Giampi, pensando di avere dietro Elena, si è esibito in ritmi serrati che ci facevano arrivare ai 40 invece che ai 60, e ad ogni 50 mt si rizzava in piedi contraendo i pettorali ed esibendo i suoi virili muscoli sternocleidomastoidei, per poi accorgersi che dietro invece di Elena ero finito io..
Ecco... io puntualmente arrivavo con la lingua di fuori come un cocker per non subire l'onta di essere staccato mezza vasca in soli 50 metri dal prode Giampi arrapato.
E non potevo comunque mollare un colpo, perchè Elena mi raggiungeva puntualmente!
E qui l'episodio che ha segnato per sempre la mia reputazione in vasca.
In uno dei frequenti contatti, Elena, la campionessa delle granfondo, la pupilla della Rhodigium, subisce un taglio al dito della mano, inferto dalla mia unghia assassina!
ATTENTATO!
A fine vasca emerge dal cloro e mi guarda con sordo stupore per poi esclamare con grazia:- Dio bon! Ma ha't visto cossa ca t'ha fatto?!?!? Te ma tajià un deo!!! Ma t'tajito i'onge ogni tanto???! -
(traduco per chi il portovirese lo digerisce poco: hai visto che hai fatto?!? Mi hai tagliato un dito!! Ma ti tagli le unghie ogni tanto?!?!?)
Guardo sbigottito il suo dito sanguinante e arranco nell'imbarazzo.
Mi sento Renato Pozzetto nel Ragazzo di campagna!!
E' come se una della mie unghie tranciate dalla cesoia invece di infrangere il barattolo di vetro , avessero ferito mortalmente Donna Osterbuhr
Inizio a calcolare i tempi necessari per costituire un trust a difesa del mio ricco patrimonio (mezza casa e il gazebo per le grigliate) e ripensando all'utlima volta che ho inforcato le forbici, me ne esco con un altrettanto delicato: -Non hai malattie contagiose vero?!?! -
Che classe!!!!
Inutile dire che Elena ha perso ogni empatia per il sottoscritto e mi ha tenuto a 4 metri di distanza per il resto dell'allenameto come un cane rognoso, per poi ricordarmi ad ogni vasca seguente: - Vara, sanguina ancora!!! -
Inebriante sensazione!
E con questo abbiamo terminato l'allenamento, che riassunto è girato così:
riscaldamento
25 x 8 un braccio alla volta con l'altro sopra la tavoletta
25 x 4 remate solo presa
25 x 4 remate solo spinta
50 x 6 andata doppio dorse gambe rana ritorno stile, andata rana gambe stile ritorno stile
50 x 8 stile a 60' corsia opposta
50 x 12 3 stile + 1 dorso
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