Oggi giretto in solitaria in bici.
Avrei voluto fare un bell'allenamento strutturato, ma ci sono riuscito solo in parte.
Nella prima fase, come sempre, ho cercato di fare molta agilità (primi 5 km), poi ho usato un rapporto più duretto, ma non troppo per non imballarmi le gambe.
La bici, ritarata nel cambio da Zanirato, mi ha dato molta gioia: sentivo solo fruscio del vento e calpestio degli pneumatici sull'asfalto.
Libidinoso!
Ho dovuto alzare un po' la sella, ma credo che di non aver ancora trovato l'assetto ottimale.
Mi sa che mi avvarrò ancora una volta dell'aiuto dello specialista...
Per il giro, sono andato un po' a naso.
Pensavo di fare una trentina di chilometri, ma ho perso la bussola e alla fine sono diventati 50.
Bene lo stesso, anche perchè alla fine non sono crollato come in altre occasioni.
Fino a Ca' Emo sono scivolato via bene, ad una media di 31/32 km/h.
Per tre chilometri ho provato a spingere al massimo, ma sono arrivato al massimo a 37,9 km/h.
Ho cercato di ripetere l'allungo per altre due volte, una volta superata Baricetta, ma sono stato un po' mortificato da vento contrario, che ha abbassato moltissimo la media.
In spinta riuscivo a raggiungere a malapena i 27 km/h.
Tra Ceregnano e Rovigo il vento si è un po' calmato e sono riuscito a riavvicinarmi ai 30.
A Baricetta, a Magnolina e a Ceregnano ho ripreso invece un po' di fiato per un paio di chilometri.
Molto bello!
Ho dimenticato il cardio, perciò non ho riferimenti di altro tipo, però non riaccadrò, poichè è facile rendersi conto che la velocità non è indicativa, molto più importante avere sotto controllo il battito!
Attacco fluviale sul Canalbianco, direzione Adria, fatta dal ponte che congiunge Lama a Gavello, presa da Panoramio |
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