Domenica 19 luglio
Cacchio, sono le 8:30...sarebbe troppo tardi per andar via in bici! Il sole è già alto e inizia il caldo.
Pace: speriamo che sulla strada delle valli non ci sia troppo "soffoco"! -
Con questi pensieri mi allaccio il casco e mi nascondo dietro gli occhiali da bici, per allontanarmi dall'isola direzione Rosolina.
Google maps mi da 23 km di distanza.
Mi scaldo come al solito col 34/16 per qualche minuto, per poi iniziare l'allenamento: decido di fare ancora 10 minuti 50/11 e 10 minuti più agile.
Poche auto, pochissimi ciclisti, molti in passeggiata vacanziera.
Provo a spingere per benino, ma una leggera brezza contraria mi trattiene a 32 km orari. SOlo a tratti riesco a portarmi sui 35.
Dopo alcuni chilometri sono più in forma e reisco a spingere meglio sulla stratta strada arginale.
Alla mia sinistra le valli da pesca, vecchi casoni col tetto in canna ben ristrutturati, sullo sfondo, velati dalla foschia dell'afa, i colli euganei.
I colori della mia terra mi riempiono gli occhi mentre mi affanno a tenere la velocità anche mentre bevo a intervalli regolari!
Peccato che alla mia destra un argine impedisca di allungare lo sguardo sulla laguna di Caleri.
Supero la chiesa Moceniga, che noto con piacere esseere stata ristrutturata e completata con una piacevole area di sosta.
Il caldo si fa sentire, ma la velocità relativa permette di avere l'aria sufficiente per resistere!
Inocontro gruppi di ciclisti un po' sparuti che vanno in senso contrario.
Saluto e vengo ricambiato, grazieaddio!
Ricordo quando feci lo stesso percorso con la bici da trekking... un male al culo!! a 20 all'ora non si arrivava mai!!
La strada delle valli finisce e imbocco la provinciale per Rosolina Mare. C'è molto traffico, e non mi resta che mettermi a testa bassa per arrivare il prima possibile al giro di boa, prefissato in piazzale Europa.
Scatto una foto insignificante per gli amici in cui vorrei testimoniare il mio passaggio da Rosolina Mare, ma spero si fidino perchè non si capisce una cippa, e riparto immediatamente verso Albarella per non raffreddarmi troppo (che detta così, col caldo che c'è, pa sicuramente un po' ridere)
Il percorso a ritroso naturalemtne reisente un po' della stanchezza, ma riesco ad esprimere una media decorso e in certi tratti riesco ad allungare fino ai 34.
Mi fermo solo per una rapida foto ai coasoni di valle ristrutturati da poco, che sono molto coratteristici.
Non incontro nessuno, a parte una coppia non più giovane che con due bici non proprio da corsa ma sportive sta facendo lo stesso giro. Non posso che provare un moto di stima verso entrambi.
Ho immaginato i pensieri del vecchio che mi ha visto passare e che avrà riassaporato con un po' di nostalgia i tempi in cui si allenava come me e certamente ne aveva pure di più!
Il paesaggio scorrre sempre poetico e alternando rapporti duri e rapporti agili mi reinfilo nella strada che dalla Rome porta a Rosolina.
Poco dopo, dal nulla, mi sbucano dietro due ciclisti, un uomo e una donna della mia età, che mi raggiungono e mi volano davanti. Mi accodo per qualche momento, ma dopo avermi superato iniziano un po' a rallentare la mia tabella.
Allora riprendocon garbo la testa e li tiro fino alle porte di Alba.
Quando, un 600 metri prima, mollo per fare un po di agilità a sciogliere, i due mi passano di gran carriera e il tipo mi ringrazia con una punta di ironia per il "passaggio".
Resto perplesso..
- Se ne avevi di più perchè non hai tenuto tu la media, pirla! - Mi son pensato.
Comunque affaracci suoi, per me ottimo allenamento!
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