Qui, in attesa che i piedi tornino atti alla corsa, bisogna darghene in biga, come direbbe il Tanke.
Ecco allora che approfitto della pausa pranzo del martedì per un'oretta al medio, come si dice.
Il mese di ottobre e novembre sono visti un po' come mesi di mantenimento e introduzione alle fatiche dei mesi più allenanti, che vanno da dicembre a marzo.
Così la tabella, che peggio delle tavole delle leggi scandisce i ritmi dei notri settimanali sforzi, ci suggerisce di fare 60 minuti a 100 rpm, ovvero pedalate al minuto.
Ora se fare 100 rpm non è un grosso problema, bhe, tenerli per 60 minuti ai 30 all'ora è una bella rottura de cojioni!!!
Le gambe mulinano come pistoni di un cinquantino due tempi e si spera che chi ci osserva da tergo non sia disgustato dall'insopportabile e quasi comico sobbalzare delle chiappe sulla sella.
Eravamo io e Capoleoni, che ha ripreso un'ottima forma fisica e è tornato ad allenarsi con maggior costanza.
Per evitare di spanarci un femore, abbiamo introdotto una variazione al noiosissimo esercizio: ogni 20 minuti di mulinamento, 10 minuti con il 50-14 alzando un po' la velocità, tra i 32 e i 34, ma restando comunque sottosoglia.
Così facendo siamo riusciti a farci due gradevoli chiacchiere ed a gironzolare avanti e indietro per le strade semideserte tra Este e Santa Maria d'Adige.
Devo ammettere che tenere un ritmo di pedalata anto alto, anche se non è faticoso in senso assoluto, tiene anche il ritmo cardiaco molto alto e all fine la stanchezza è arrivata e come!
Il garmin mi ha suggerito un'ora di divano!
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