martedì 8 marzo 2016

10.45 km... e il piede di balsa è sempre lì....

Non aspettavo altro che i maledetti metereologhi cannassero di brutto le previsioni della domenica mattina per uscre a stuzzicare un altro pò il mio piede.

Dopo consultazione con RoboBort,
pare che non avendo molto tempo per allenarmi nella corsa (leggi 2 allenamenti a settimana) e volendo preparare il 70.3 di Pola, io debba concentrare il mio allenamento su un lungo un giorno e ripetute lunghe l'altro, del tipo 1000 ritmo gara alternate a 400 recupero attivo.
Partendo da 5 ripetute per arrivare a più infinito.

Intanto facciamo un lungo.
Memore del martedì precedente, dove ho fatto 7 chilometri a 5 con relativa tranquilità, mi sono detto: perchè oggi non assaporiamo di nuovo i 10?!?!?
Ma perchè no?!?!?!
Forse perchè dopo 4 mesi di stop quasi assoluto non è che 10 siano proprio bruscolini??
Spazzolatina sulla spalla e via!
Naturalmente dopo i 65 km di bici del sabato, le mie gambe non erano proprio libellule...
Anzi...
Più delle putrelle di ferro a sezione H...!
Però vedi che figo che sono ancora qui che zampetto nella campagna polesana?
Vedi che fighe le scarpette nuove?? E senti che bene che ammortizzano, rullano, rilanciano??
Scherzi a parte, la mia corsa ha perso molto, è appesantita, ma forse anche pe questo sto iniziando ad apprezzare ancor più di prima le brooks Ghost 8.
Mi piace la loro morbida consistenza.
Ed il loro contenimento.
Putroppo la stanchezza generale ha riverberato non solo nellla sensazione di gambe pesanti, ma anche nel battito cardiaco, che per rispettare l'85% di soglia, mi ha costretto a stare sui 5:30 al chilometro.
Un po' deludente, ripensando ai 5 di solo pochi giorni prima... per non parlare dei 4:40 dell'anno scorso..
Ma la delusione maggiore è che dopo questa bella sgroppatina, putroppo il piede era lì un po' intirizzito a dirmi che lui, i 10 km, li ha sentiti tutti.
Ho controllato il terrore di una brusca ricaduta, ho fatto i miei stiramenti, ma, inesorabile, il mattino successivo mi sono seduto sul letto, mi sono guardato ipiedi nudi sul parquet nella penombra della stanza, mi sono alzato in piedi lasciando che il mio peso scendesse a comprimere per bene le mie piante, ed eccolo li, bello arzillo e presente, dal metatarso del mignolino sinistro estendersi fino a metà piede....
IL PIEDE DI BALSA!
Allora ho utilizzato un antico rimedio che gli uomini delle caverne si sono tramandati l'un l'altro fino ad arrivare ai moderni triatleti: ho fatto spallucce,  sono andato al cesso, mi sono fatto una lunga pisciata e ho programmato la prossima uscita.
Siamo al braccio di ferro finale.
Qui ci vuole una musica avvincente!

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