lunedì 29 giugno 2015

TriO Sirmione - Primo Olimpico.

Ma come ci sono finito a Sirmione?
Quel pazzo del Tanke, mentre io in debito d'ossigeno annaspavo dietro di lui in ciclabile, dopo 70 km di bici e 8 di corsa, per la prima volta in vita mia, mi fa:- Maddai! Cannajia! Te si za pronto per el 70.3! Vieni a Riccione ca se godemo! -
E io di rimando: - Mirko, ma va cagare!! So drio murire! -
M:- Dai!!! Allora almeno l'olimpico di Sirmione! E' bellissimo! Sèmo in t'un mucio e nodando se passa sotto el ponte levatoio del castello!! Na figada! -
Come parlare a un bambino di torri e cavalieri e della tavola rotonda!!! Così io, con la vista annebbiata, un crampo incipiente e tutti i neuroni svenuti: - Va bene, dai! Al peggio arrivo ultimo! -
E siccome sono braccino e non volevo perdere la promozione di fine marzo, track! Iscritto al prezzo ridotto!Allora non avevo fatto neppure il primo sprint, figuriamoci!
Sapevo di poterlo portare a termine, certo, ma cacchio, non ci è voluto molto a capire che avevo fatto un azzardo!
Nel triathlon ci sono tante cose da controllare e paradossalmente le più difficili non sono di per sè le tre discipline, ma l'aspetto più delicato è la tenuta del proprio fisico e della propria testa, la convinzione di potercela fare e soprattutto di saper gestire i momenti di difficoltà.
Quando la sera prima della gara ho visto che non riuscivo a controllare nemmeno i miei sfinteri, e preda di una cacarella nervosa ho passato più tempo in bagno che altrove, la cazzata che avevo fatto si è palesata in tutta la sua enormità!
Tra l'altro, preoccupatissimo come al solito di portare tutto il necessario, e gonfia la bici, e prepara la pompa, e controlla quattro volte che ci sia casco, occhiali, scarpe...
e i manicotti, con quarata gradi all'ombra che possano servire?? (ebbene sì, ti vengono anche ste domande assurde!!), alla fine la vera preoccupazione è stata altra!
Infatti Francesco mi ha suggerito di portare una bici anche per mia moglie, chè le zone cambio erano due e distanti dal parcheggio, così ho montato il portabici sul tetto.
E per la prima volta la mia auto era alta il doppio e vedeva oscillare sul tetto due pezzi di metallo e gomma di oltre 10 kg tenuti fermi da un galletto di pessima qualità e da una fascetta da sci!!!
Per tutta la transpolesana ho passato il tempo ad aspettarmi un tonfo e di vedere le bici volare dallo specchietto retrovisore sul cofano del Tanke, che seguendomi nella sua Fiesta con la sempre sorridente Valentina, non sapeva che parte della strada occupare e mi stava lontano come fossi appestato!
Per strada ho creato il vuoto attorno a me e tutte le altre auto mi sorpassavano terrorizzate, solo il Nicola si fidava a stermi dietro, chè teanto abbiamo l'auto uguale e al massimo ci saremmo scambiati i cofani!
Invece è andato tutto bene!
L'unica cosa a cadere sono state le palle del Tanke, proprio lui, quando all'arrivo a Sirmione, manco a farlo apposta, il primo a cui abbiamo rivolto la parola ci ha chiesto serio: - Ma è vero che hanno vietato la muta?? -
Un velo di terrore si è dipinto sul volto del mio amico, serpeggiano poi nei cuori di tutti noi in ascolto, per trasformarsi in sconforto quando all'accettazione ci hanno confermato l'infausta notizia!
Io invece ero tutto preso dalla novità della giornata: nel pacco gara c'erano cose mai viste prima per me, tipo 5000 adesivi da attaccare ovunque, con distinzione tra destra e sinistra: numero lato destro del casco, numero frontale, numero lato sinistro. Mancavano solo quelli per le chiappe!
C'erano anche dei trasferelli per stampigliarci il bellissimo numero di gara sulla pelle!
Le istruzioni me le ha spiegate un bimbo di cinque anni trovato al bagno col suo papà triatleta.
Come previsto dal maestro Francesco, sono durati il tempo di una sudata, per fortuna ci eravamo tatuati i numeri gara col pennarello indelebile sull'arto opposto.
Francesco sa tutto!
Superato il dramma muta, l'imbarazzo trasferelli, l'impegno cacarella, non è rimasto che risolvere il dubbio amletico: le calze le metto prima della sessione bici o solo prima della sessione corsa, quando i piedi sono certamente asciutti?
Da un breve consulto con gli altri dove non s'è capito un cazzo, alla fine ho optato per la soluzione già sperimentata, ovvero la prima. Fede Natali ha invece capito alla rovescia, e ne pagherà aspre conseguenze!
Altra novità della giornata, che mi ha decisamente segnato il passaggio di categoria, è stata la compilazione del retro del pettorale con i dati in caso di incidente. Lo ha fatto mia moglie per me e voleva mettere un celluare e un indirizzo falso, chè almeno se le andava bene si liberava di me!!!
Farabutta!
Scarpe parcheggiate, andiamo alla zona bici e sistemiamo il relativo materiale.
Il Nicola tranquillo me ne dice di tutti i colori perchè ci metto tre ore a ricontrollare le mie cose.
Ho messo talco ovunque, anche sulla catena della bici!!!
A un vicino di rastrelliera gli è venuto il dubbio e per non saper nè leggere nè scrivere mi ha finito il talco copiando ogni mio passaggio.
Facevo caldo e c'era del nervosismo in giro: nessuno aveva voglia di curiosare tra gli stand della merce in esposizione. La preoccupazione era solo: ho mangiato a sufficienza, ho bevuto, ho pisciato?
Insomma, nella calura delle 15 ci siamo spostati con i nostri bei tutù verso la spiaggia dei Preti, passando in mezzo ai turisti incuriositi e divertiti da 'sto esercito di matti con gli occhialini al collo e il costumino intero in lenta processione davanti al Castello.
Sulla spiaggia le batterie erano tante e alle 16 puntuali sono partite le donne.
Atmosfera belllissima, comme a Lovadina, jingle dell'evento ad ogni partenza, musica a palla e negli occhi tanta apprensione per l'impresa in procinto di essere affrontata. Ero in batteria con Nicola e Alessio, mentre gli altri sono partiti prima.
Ero preoccupatissimo di dovermi misurare in acqua in estenuanti corpo a corpo per farmi rispettare, memore dei racconti dei colleghi a Bardolino, che me ne hanno raccontata di ogni!
Gente che ti buttava sotto, tirava le caviglie, dava zampate per togliere gli occhialini, roba da macelleria a cui io faccio davvero fatica a dare un senso!
Comunquee mi carico a palla! Piccolo e kativo cazzo!!!
Invece no, in acqua ciascuno piglia la sua posizione e ci si rispetta abbastanza.
Uscire non è stato facile: c'era onda e la corrente faceva derivare a sinistra.
In pochi metri si è consumata la selezione e mi sono trovato appaiato a due colleghi che avevano circa il mio passo!
Ma porca miseria!! Ne bastava anche uno!!
Io in mezzo che oscillavo tra l'uno e l'atro come la pallina del famoso gioco del commodor 64, tra le due stringhe/racchette sullo schrmo nero.
Invece il lago era azzurro e profondo e fresco e io vedevo sti due che mulinavano le braccia vicino a me e non mi servivano a nulla se non a farmi confusione e a rompermi il ritmo!
Poi quello di destra, porco coane, era un balenottero inguainato in una tutina bianca e io che mi dicevo con una punta di presunzione: - Ma dai, non può nuotare come me con quella panza!! -
La soluzione è stata che ero io a non poter nuotare come lui, dovevo superare cazzo!
Alla prima boa ho visto che i due colleghi si sono un po' attardati a virare, così io ho rallentato un pelo e li ho superati anticipando la virata!
Mi sono sentito un grande!
Mi sono guadagnato una ventina di metri solo così!
Peccato che da solo, con la seconda boa a distanza siderale, mi son letteralmente perso!!!
Se non ci fossero stata le barche dell'assistenza, io dico che mi avrebbero trovato al sera a Lazise, dall'altra parte del Lago!!!
Quando ho individuato quel puntino giallo e distante, mi sono finalmente tranquillizzato.
Gli altri concorrenti mi nuotavano sulla sinistra a una decina di metri!
Poco male, nessuno mi rompe gli zebedei!
Da solo mi sono messo in assetto, ogni cinque bracciate controllavo la rotta e cercavo di spingere senza esagerare!
Al secondo giro di boa il casino è un po' aumentato! Ho visto con piacere che mi ero inserito nelle batterie precedenti, lo capivo dal colore delle cuffie.
Sta cosa, pochi cazzi, gonfia un po' il proprio ego!!
Quando poi, controluce, ho imboccato le porte a mare delle mura del castello, apriti cielo! Una goduria unica!
La gente che ci guardava dal ponte e dal porto e noi che spruzzavamo acqua sui vecchi mattoni delle mura che si innalzavano imponenti sopra le nostre teste!
La maggior parte dei curiosi avrà pensato che matti che siamo, a chi ce lo fa fare, ma io mi accontentavo di sapere che qualche bimbo stava tirando la mano al suo papà esclamando di stupore!
Beato spirito naif!
Ultima boa! Bellissimo!
Ho imboccato la rampa e il pensiero, da non crederci, è corso all'avvertenza di mettere gli occhialini nella cuffia prima di riporli! Cosa che poi mi è valsa la loro salvezza, dato che chi non l'ha fatto, come la povera Sara, se li è visti rubare alla fine della gara!!!
In zona cambio mi sono sistemato con cura le calze, le scarpe e il resto, ho preso caffè, brioche e mangiato anche caramellina gentilmente offerta prima di zampettare sulla moquette per i successivi 100 metri di zona cambio! Ok, che non sono un fulmine di guerra a cambiarmi non è più un mistero!! Ma zio billi!! Potevo dami una mossa!!
L'entusiasmo una volta in bici mi ha visto subito raggiungere i 37 all'ora quando ancora i confini del paese non erano stati superati, ma alla prima salitina una "smusata" pazzesca!
Mi sono visto sorpassato senza pietà da molti che in piano avevo addirittura superato!!
In quei momenti lì ti assale una frustrazione indescivibile!! - Ma chi?!?! Ma cosa?!?!? Ma chi cazzo?!?!? - per dirla all'Antonio Albanese nei panni di Alex Drastico!!!
Comunque, "tega dura, mai paura", testa bassa e pedalare! Mi sono ritrovato a fare andatura in solitaria.
Mi infilo in discesa in un tunnel di vegetazione che mi rinfresca con la sua ombra, schivo a malapena alcune buche e chi mi trovo sulla sinistra a bordo strada? Una tutina della Rhodigium! Nooo!
E' Francesco! Lì per lì non so che fare, ma se mi fermo comprometto tutto, o almeno quel poco...
Gli urlo : - Che è successo??? - mi risponde:- Ho forato!!! - Poi mi chiama e mi dice di aspettarlo. Aveva appena finito di riparare.
Mi dice di accodarmi che mi tira lui, la sua gara ormai è andata a puttane, almeno dà un senso alla giornata! Già avevo stima di lui, ora mi pare un eroe!
E quando me lo vedo pedalare davanti a 40 all'ora che a momenti me lo perdo al primo chilometro, e osservo i suoi polpacci di dimensioni titaniche, mi dico che forse qui ne esce una buona sessione di bici!!
Francesco mi ha tirato come una moto in un velodromo fino a raggiungere un folto gruppo di ottimi ciclisti in cui ci siamo inseriti mantenendo medie per me stratosferiche.
Il mio contachilometri mi occhieggiava con numeri tra i 37 e i 40, io non riuscivo neppure a bere dalle borracce tanto ero impegnato a tener dietro gli scalmanati!!
Francesco invece aveva tanta lucidità che si è ricordato lui per me di dettarmi i tempi degli approvigionamenti di gel, sali e acqua, che non me ne dimenticassi!
Sì, perchè nell'olimpico se non integri un po' va a finire che finisci la benzina prima della fine della gara!!
E via, mi sono ingollato un gel prima di partire in bici, uno al venticinquesimo chilometro e uno al trentacinquesimo! E zo acqua! Un lavoro!!
E dietro l'acqua, un preghiera a "santo enzima" di digerire quella roba prima della corsa!!
Eravamo ormai a pochi chilometri da Sirmione, ma no che un segnalatore si addormenta in piedi e non ci segnala la deviazione!!
In venti andiamo dritti come i caccia e per fortuna che l'incrocio era grosso e siamo potuti rientrare in contromano nella direzione corretta!
Francesco si infuria come non avrei mai detto e tende un braccio verso l'esterno nella tipica gestualità di chi augura una pronta e definitiva defecazione all'interessato, e io, che stavo giusto sulla traiettoria della sua manona, (Francesco in quanto eroe ora ha tutto enorme, polpacci avambracci, mani... mi fermo qui!!) mi salvo per miracolo.
Se fossi stato solo un po più vicino, io sarei rimasto fermo a mezz'aria sull'incrocio mentre la mi bici avrebbe proseguito solitaria verso Sirmione!
Come uno squadrone della morte siamo infine pimobati su Sirmione e logicamente la sola cosa che non mi è stata detta io l'ho fallata: avrei dovuto togliermi le scarpe lasciandole appese alla bici, ma mi sono dimenticato e allora via a zampettare di nuovo sulla moquette!
Infilo scarpe e parasole e parto, un po' circospetto per capire com'ero messo di gambe.
Manco a dirlo, dure come il cemento!!!!
Decido di dare tempo al tempo e invece di guardare l'orologio aspetto sensazioni positive delle mie zampe. Affronto il percorso nella zona residenziale e solo quando rientro nel porto mi sento meglio e provo ad allungare il passo!
Il percorso ci porta a sud di Sirmione, non mi sento proprio una lepre, ma vedo che recupro poosizioni.
Il crono però mi delude: fa caldo, le gambe non si distendono e non vado oltre i 5:10 al chilometro!
Capperi – mi dico – mi tocca accontentarmi!!! Ora mi vedrò Nicola che mi fulmina al quinto chilometro e il Boffi che forte dei suoi tendini calibro 54 come la Magnum di Callaghan mi sbeffeggia spingendomi la chiappa per qulche metro per poi andarsene possente.
Cerco di non pensarci, mi permetto di guardare il magnifico lungolago di Sirmione, le aiuole curate la gente a passeggio che butta curiosa uno sguardo su noi tutti sudati al di là del nastro colorato.
Mi consolo notando molti fisici scultorei che probabilmente hanno dato troppo in bici e ora camminano mesti in attesa che le forze ritornino!
Negli sprint non avevo mai visto queste scene!!
Intanto supero un tizio bello palestrato che non ci sta e mi si mette in scia.
Putroppo al terzo chilometro circa ecco il terrore diventare solido sottoforma di un crampo incipiente al quadricipite destro.
Lo sento: è lì che si agita, come un serpentello che sta per uscire dal morbido guscio prima di addentarmi una gamba!!! Maledetto!!! Non voglio, non voglio!! Getto la gamba in avanti come per sciogliere le fibre, ma niente, mi tocca rallentare, non c'è nulla da fare!! Se parte la contrattura mi pianto e poi chi lo sa!?!?!?
Decido di rallentare a piccoli passi, ma limito i danni e riesco a mantenere i 5 e 5 5 e 10. Porco cane, speravo di allungare!!!!
Intanto il tipo dietro ansima e sbuffa, ma non mi molla.
E lì l'orgoglio scatta! - Col cazzo che ti tiro fino alla fine, io posso far meglio! -, mi dico.
Intanto la gamba si ripiglia e raggiungo il primo giro di boa al traguardo.
Vedo Anna che mi saluta e mi incita. Lo sospettavo, e devo dire che è bellissimo avere il supporto di mia moglie. Non credo sia orgogliosa per quel che faccio, che alla fine è un divertimento, ma il fatto che sia lì per me è importante!
Al secondo ristoro, rallento per ingollare un po' di sali, sa' mai!
Il tipo in scia mi supera e vedo che poco dopo mi cerca con lo sguardo.
Come per gioco, mi dico: . Dai bimbo che non ti lascio solo, però ti faccio vedere come si corre! -
Ripenso a Francesco che si è sacrificato per me! Dai cazzo, non posso chiudere sopra i 5 al chilometro!!!
Mi metto a spingere quanto riesco, ormai mancano tre chilometri e posso farcela! Mi sto divertendo, anche se è maledettamente dura e le gambe sono pesanti come mai in allenamento!
C'è un secondo giro di boa e mi dicono che bisogna passari un'altra volta!
Ma come, ci sono già passato prima! Un'altra volta??
Rompo i cojioni a tutti e capisco che sono due i passaggi vicino al traguardo prima di concludere porco cane!!!!
Dai allora! Percorro arrembante la passerella in cemeto del lungolago mentre il mio inseguitore rutta, sbuffa, ansima! Non ce la fa più!!
Io invece mi godo tutte le figate di una manifestazione come questa, e passo come un cane giocattolone sotto gli spruzzi delle docce rinfrescanti, poi mi strizzo le spughe imbevute addosso!
Non mi faccio mancare nulla cacchio!!!
Osservo divertito concorrenti che le sugne se le sono infilate in ogni dove! Mah!
Passo di nuovo sul rettifilo d'arrivo e saluto Anna, mentre vedo che ne ho e che supero altri concorrenti.
Mi faccio largo sul marciapiedi e poco ci manca che sodomizzo al volo uno che ha la bella idea di tagliare la strada per raggiungere una fontanella !
Intanto subisco il sorpasso di una gazzella che sarà pesata 40 chili bagnata: una donna che ha tutta l'aria di essere una top! Corre che pare non faccia fatica.
Posso solo ammirare la falcata svelta leggera e sciolta!
Mancano 500 metri, il pubblico incita, mi lancio sul vialone alberato e completamente ignaro del mio tempo, ma felicissimo per l'impresa compiuta, salto sul traguardo!
Sono contentissimo.
E' contento anche il serpentello di prima che mentre sono in aria esce dal guscio e mi espolde nella gamba e a momenti quando torno giù casco come un sacco di patate!
Nono, figurdemmerdano!!! Resto dritto e sorridente e al male ci pensiamo dopo!
Capisco più niente! Sono senza ossigeno! Vado a salutare e ringraziare Francesco che si è nel frattempo ritirato e seduto si guarda gli arrivi.
Mi attacco a una fetta di anguria, ma mi manca il respiro, tossisco e mia moglie mi trova così inebetito 5 minuti dopo mentro parlo della crisi greca con un albero vicino al chiosco della Red Bull!
E' stata dura, ma una soddisfazione grande! Quando poi ho visto il mio tempo, 2:28:39, lo ammetto, ho gongolato, non ci speravo!!!
Alla fine ci siamo ritrovati tutti vicino alla fontana della piazza, col povero Fede che senza calze sì è letteralmente divelto i piedi, ma con puro spirito sportivo non si lamentava e sorrideva al suo primo posto di categoria raggiunto con un ottimo 2:32.42.
Mirko che invece rideva del fatto che nella sessione bici si è dimenticato al collo gli occhialini da nuoto e in barba a qualunque principio areodinamico se li è portati in giro per 40 chilometri! Un mito!
Non è mancata una bella birra fresca a rallegrare il gruppo ed a suggellare una giornata bellissima e unica!







Nuoto, 26/06/2015

Sessione di scarico in piscina oggi.
Mi sono messo in prima corsia ed ho rispettato tempi più blandi in modo da muotere le spalle senza affaticamenti.
O almeno ci ho provato.
La tentazione di forzare è sempre elevata.
Ad andar piano psicologicamente par quasi di tornare indietro, di minare le proprie certezze.
Comunque un po' di remate, qualche esercizio di tecnica con stile un braccio solo e una serie 50, 100, 150, per tre volte, a 1:10, 2:15, 3:15.

giovedì 25 giugno 2015

Nuoto, 25/06/15

Ieri sera ultimo allenamento serio prima dell'olimpico.
Lo ammetto, non ne avevo tanta voglia.
Un po' l'acqua ancora freddina, un po' il timore di stancarmi o farmi male prima della gara, non ero proprio convinto.
In ogni caso con la solita cocciutagine mi sono imposto di portare a termine al massimo i miei esercizi.
200 mt riscaldamento
8 x 50 a 60'
12 x 100, 100 ff + 100 nb, a 240"
Ho chiuso i 100 ff per lopiù in 1:41
Mancando i salsicciotti dividicorsia, praticamente c'era onda che pareva di nuotare al mare e spesso facevo fatica a respirare... dev'essere stato proprio l'allenamento giustoprima di scendere nel garda!!
Comunque quando c'è acqua fredda pochi scherzi, tutti a toccardi le palline in acqua, che diventano inevitabilmente due bagigi!
Con estremo sollievo abbiamo concluso la sessione e abbiamo preso la via delle docce, prima della pizzata sociale!

martedì 23 giugno 2015

Ripetute Coni

Stasera alla grande al Coni! Solo io e Capo in pista .
Tabella prevista:
1200 riscaldamento
300 a 4:15 con recupero 200 a 4:40, per 10.
1200 a sciogliere.
Ho eseguito con precisione svizzera i 300 Mt in 1:11, recupero 200 in 0:55
Che se non ho visto male significa 4 al km nei 300 e 4:30 nei 200
I 5 km se ne sono andati in 21 minuti.
Aspetto di vedere il cardio a computer per capire se, come ho avuto impressione, non sono andato molto fuori soglia.

Volevo due buoni allenamenti.
Li ho avuti.
Non mi duole nulla.
Sono contento.
Ora mi faccio un po' di back-school e domani una buona nuotata, senza strafare.
Giovedì riposo.
Venerdì 1000 di nuoto in scioltezza, con qualche cambio di ritmo.
E poi godiamoci questo olimpico!

https://connect.garmin.com/modern/activity/813325169

lunedì 22 giugno 2015

Sgambata del lunedì

Quattro moschettieri in giro per il Polesine!
Avere tanti amici che fanno sport significa anche trovare in fretta e furia un accordo per una sgambata in compagni in un'ora a cazzo di un giorno a cazzo della settimana.
Basta un messaggio in w.a!
Così Paolo, Matteo Cristian ed io ci siamo trovati di fronte alla chiesa di San Pio e abbiamo accolto la proposta di Cristian di fare Rovigo, Boara, San Marino di Venezze, Anguillara, Boara, Lusia e ritorno, per un totale di 50 km.
L'allenamento invece l'ho preso dal combinato disposto della tabella del Bortolami e dei suggerimenti di Michele Aglio, perciò 10 minuti con la 50-11 e circa 8 minuti di agilità, sempre al medio.
Michele infatti mi ha gentilmente spiegato che la soglia in bici è circa 10 battiti al minuto sotto quella della corsa, perciò finalmente ho spiegato perchè non riuscivo mai ad andare oltre i 164!!
Dal momento che sono volonteroso e che ero l'unico in preparazione per un olimpico, mi sono messo davanti per fare battito.
Mi pareva anche di andar bene, restando tra i 35 e i 37.
Mi pareva!!!
Fino a quando Cristian non si è rotto le palle di grattarsi il culo dietro di me e ha deciso di prendere la testa: la velocità è salita a 40 e io sono semplicemente annichilito.
Annichilito, questa parola, italiana e un po' desueta, non rende proprio bene l'idea...
Diciamo che un: - me ze cascà i vovi -  dipinge meglio il mio stato d'animo..
Ho nascosto la mia frustrazione dietro a battute trite, del tipo:
- Ah Cristian!! Ma che te magni alla sera??? -
- Cristian, ma trombi ogni tanto o ti tieni solo per la bici?? -
Ma quel musso neanche ridendo rallentava. Mentre il cambio della sua Cannondale faceva stock! stock! sulle asperitità, filava via come un missile!
Poi Matteo, che si era unito per sciogliere un po' i muscoli, ma si è velocemente arreso all'evidenza che si era in una fottuta competizione tra amici, che neanche le gare di chi piscia più lontano..., ha deciso di dar prova delle proprie qualità di sprinter e si è esibito in un paio di assoli ai 41/42, che gli ho detto : - Oh, se tieni sta velocità per 10 minuti filati, mi tocca di venerarti come il dio della bici e inginocchiarmi e prostrarmi verso casa tua tutte le sere con fare devoto!! -
Intanto macinavamo chilometri e la media saliva e il buon Crsitian a tirare e a ricordarcelo soddisfatto!
Io invece guardavo il cronometro e ai minuti prestabiliti davo il via alle sessioni di forza con la 50-11.
Mi pareva di gridare: - Al mio via, scatenate l'inferno!! -
Paolo che a un certo punto se ne vien fuori con una corroborante: - Prendiamo l'uscita Roncobilaccio!! - 
Risate!
Così, come uno sciame di mosconi incazzati ci siamo mossi alla volta di Lusia.
Anche il buon Paolo si è esibito in un allungo da fuorigiri che lo ha portato a 185 bpm, laddove io sarei morto secco!
Per fortuna Matteo ad un certo punto ha sentito l'esigenza di una pisciatina e abbiamo tirato un po' il fiato!
Quindi ritorno a Rovigo sui nostri passi, con le gambe un po' più pesanti e il cuore un po' più leggero, dopo una bellissima sgambata in compagnia.
Ciliegina sulla torta, poco prima di Granzette abbiamo incontrato pure un ignorante da guinnes, uno di quegli incontri che non capita spesso nella vita!!!
L'imperatore degli ignoranti era un tizio su una orrenda Dacia bianca modello parallelepipedo con le ruote, che in una strada arginale sperduta ci ha suonato con arroganza perchè non ci siamo accorti in tempo del suo arrivo alle nostre spalle e lo abbiamo costretto a pizzicare i freni e a rallentare di un chilometro all'ora.
Matteo gli ha fatto un gesto istintivo con la mano, come a salutarlo, ma il nostro "supercollione" a questo si è indispettito e ha iniziato la fiera, stringendoci a bordo strada, urlando improperi, fingendo di darci una sportellata, frenando in mezzo alla strada.
Che poi, voglio dire, "collione", se anche avessi ragione da vendere, e non ce l'hai, cosa vuoi fare da solo contro quattro persone?!?!?!
Comunque questi incontri sono salutari!
E' come incontrare qualcuno che poverino è nato senza una mano e noi dobbiamo averne compassione e ringraziare il Signore che la mamma ci ha fatti sani.
Pensa se invece ci gagava stronzi come quel tipo!?!?!
Questo bizzarro incontro, tuttavia, non ci ha tolto il buonumore che l'allenamento ci ha infuso!!

https://connect.garmin.com/modern/activity/812378875





corsa curativa

Venerdì sera ho mangiato proprio troppo e male e pure bevuto un po'.
Complice il frescolino che c'era, mi s'è bloccato tutto e ho fatto una brutta notte con lo stomaco gonfio.
Così al mattino ho sovvertito ogni piano e non appena desto, mi è nata spontaneamente l'esigenza di andare a correre per vedere se il fisico ritrovava un po' di equilibrio.
Devo dire che ascoltarsi, ascoltare quel che il fisico chiede, è la soluzione.
Senza colazione, che non avevo voglia di mangiar nulla, mi sono fatto i miei 10 chilometrini, senza pretendere troppo visto lo stato non eccellente.
Poi però la giornata è scivolata via bene.
La corsa è liberatoria.
E' così.... bello guardare fuori la finestra il mattino presto, vedere che c'è il sole, respirare una boccata d'aria fresca, infilarsi le scarpe e via! Senza meta, n libertà!
La corsa è forse più stressante del nuoto e della bici, ma la sua istintività, la sua immediatezza, la libertà che permette di esprimere sono di per sè una bella cura per la mente ancor prima che il fisico.

Nuoto, ven 19 giugno

Vasca esterna.
Sole incerto, ma sole, dopo tanta acqua.
Allenamento intenso: 300 riscaldamento, 
12 x 50 a 60
una cosa esagerata come 8 x 50 remate
10 x 50 una piano e una forte cronometrata
altro che non mi ricordo.
le 50 le chiudevo in 40/41, neanche malaccio...


giovedì 18 giugno 2015

Allenamento bici 18/6 #boicottacxr

Troppo comodo fare la cxr!  Ma soprattutto troppo tardi!!! E poi ho corso bene lunedì,  riposato martedì,  nuotato mercoledì,  ci stava una bella sgambata in bici, apprezzando la serata fresca ma soleggiata.
L' allenamento proposto da Bortolami era semplice: 20 min di riscaldamento , un'ora di 50/11 e 10 min di scarico.
Sono riuscito a restare tra i 32 e i 35.
Ho provato ad alzare un po' la sella, ma dovrò riprovare per capire se va bene...
Una fatica tremenda comunque. Non so dove l' ho letto o sentito, ma confermo che la bici è sofferenza.
Con affanno, ho spinto sui duri pedali, ho tenuto duro e alla fine ne sono venuti fuori 45 km circa in 1h e 30, con la frequenza cardiaca che oscillava tra i 148 e i 154 bpm, a una media generale, compresa uscita città, riscaldamento e recupero, di circa 30 km'h.
Resta in ogni caso sorprendente constatare quanti chilometri si riescono a fare con questo strumento!!!!

Allenamento nuoto 17 giugno

Ancora un allenamento strambo!
Il tempo ha concesso una tregua, ma le abbondanti pioggie del giorno prima hanno lasciato un' acqua fredda da innamorarsi!
Quando Monica ci ha segnalato, all' ingresso,  che avremmo nuotato fuori, Enrico l'ha presa per una battuta!
Nuotare non era un problema tuttavia, ma attendere a bordo vasca le istruzioni dell'allenatore era un vero supplizio e ripartire una tragedia.
Comunque Sandro ci ha fatto nuotare intorno come pesci in una boccia, all'interno dello spazio acqua indiviso in cui verrà sistemato un gonfiabile per i bimbi.
Un po' di anelli con andata nuotata bene e ritorno in progressione, Poi altri cinque giri nb con ritorno 4 bracciate normali più 4 bracciate con la testa fuori, guardando avanti. Un supplizio in cui litri e litri di acqua e stafilococchi sono stati ingeriti da tutti noi, che avevamo meno grazia di una nutria paraplegica!
Poi ancora due vasche con 25 fff ancora a testa fuori, giusto per completare l' idratazione, per proseguire con esercizi di stile libero guardando avanti prima di chiudere la respirazione.
In realtà Sandro.ci ha chiesto di fare sempre 25 a bomba chiudendo la respirazione guardando avanti, ma avendo notato che oltre la metà ha rischiato l' annegamento, mentre l' altra metà si dimenava in acqua come la coda mozzata di una lucertola, ha visto bene di farci ripetere la cosa con più calma...
Dulcis in fundo, 10 bracciate a bomba con occhi chiusi. Qui tutti hanno temuto il peggio, ma alla fine niente feriti.
Più problematico tornare facendo 20 bracciate piano a occhi chiusi: come petardi impazziti abbiamo iniziato ad andarcene a spasso per la piscina chi cozzando contro altri compagni, chi rifacendosi la fiancata contro il bordo vasca, come il sottoscritto.
Devo avere ancora un po' di stucco delle fughe delle piastrelle attaccato alle costole!
Almeno ho condiviso la stessa sorte con campioni del calibro di Battocchio e AleZampi, il che mi ha consentito di evitare una seria depressione!
Premio di tutti questi sforzi, una bella foto di gruppo prima degli ultimi, freddissimi, 100 Mt!


martedì 16 giugno 2015

Allenamento coni 15/06/15

Ieri sera molto molto positivo!!!

https://connect.garmin.com/modern/activity/805598854

Intanto ho aspettato che venisse giù il diluvio, che mi ha bloccato sotto un portico pdalle 19 alle 19:20
Poi per fortuna la pista del CONI si è subito sgrondata dall'acqua e ho potuto girare.
Eravamo io e il buon Capo.

Il mio allenamento prevedeva 1000 mt a 4:30 + recupero 500 mt a 5:00 x 4 volte e infine 2000 mt a 4:35 più 500 a 5:00

Sarà per il fresco sarà per bho, ma ho eseguito alla perezione l'allenamento e incredibilmente non sono mai andato a soglia!!

Evidentemente la costanza di allenamento paga, perchè ieri sera ho davvero potuto apprezzare grandi miglioramenti, soprattutto se penso a quando sono partito con quest'avventura!

Essere sempre in soglia inoltre è stato divertente in quanto si mantiene la lucidità per apprezzare ciò che si sta facendo.
Ormai la confidenza col proprio corpo è più profonda e si riesce a controllare con minor sforzo psicofisico la postura, la falcata, l'appoggio e nel contempo apprezzare quel che si sta facendo, goderne!

Pare sciocco da dire: uno se ne sta lì a girare in tondo, un anello dopo l'altro, non può parlare col compagno di squadra, a sua volta impegnato nel proprio allenamento, ma comunque la concentrazione per fare quel che si vuol fare, la consapevolezza del miglioramento, delle proprie aumentate capacità, infonde una sicurezza e una tranquillità che non sono facili da riscontrare altrove.

Potrei fare un paragone con l'esperienza esaltante della guida della moto in circuito, quando dopo esser riuscito a eseguire alla perfezione una curva, col ginocchio che struscia in terra, lo sguardo puntato oltre la corda, riprendi il gass e passi magari un pilota davanti a te, che è meno esperto, o ha sbagliato ingresso, allora ti esplode nella testa una gioia quasi infantile, assapori la spinta del tuo motore, la sintonia col mezzo, gli automatismi dei tuoi movimenti, ma alla curva successiva sei di nuovo daccapo, devi dimostrare di saperlo fare una seconda volta e poi una terza.
Adrenalina.

La gioia della corsa è invece più matura, più sottile, più intima.

La cornice di queste particolari sensazioni era la pista del CONI, che ancora una volta mi ha fatto rimpiangere di non averla potuta percorrere da bimbo, quando ero ben più pigro e impacciato e la "corsa campestre" del Prof Zanella non mi ha mai fatto sangue!
Adoro quei colori dai contrarsti vividi che dopo la pioggia erano ancora più contrastati!
La pista color mattone, le righe bianche che corrono e sfuggono in lontananza verso sinistra, l'erba, in fianc,o verde acceso, che ricorda tanto il verde smeraldo dei pastelli delle elementari, e in alto un cielo striato di bianco e di azzurro, con il grigio dell'acquazzone appena trascorso che ormai se ne va verso il mare, scarico d'acqua.

Mi sono domandato se davvero da piccino avrei apprezzato tutto ciò, se mi avrebbe affascinato al punto da catturarmi al pari di come i miei coetanei venivano catturati dal calcio.
Alla fin fine nell'atletica manca quell'elemento ludico diretto, preciso, che un bambinetto reclama....
In ogni caso è stupendo che possa goderne ora, nonostante l'età non sia più verde come il prato della pista CONI.

lunedì 15 giugno 2015

Combinato bici corsa Albarella

Sabato avrei dovuto andare per boschi in moto con un caro amico, ma era il primo sabato libero della moglie, perciò... BEEEEP!!! Soluzione sbagliata!
Così dirottato verso Albarella.
Ho rimediato ad una intera giornata di pura lobotomizzazione da spiaggia con l'idea Boffi:
sfuttando i ritmi di sonno da letargo invernale della moglie, mi sono avviato di buon mattino verso l'isola  per 55 allegri chilometrini prima seguendo il Canalbianco, poi putroppo la statale, e infine il Po di Levante.
Da qualche parte ho letto che per il ciclista esistono solo due tipi di vento: quello a favore e quello contrario.
Per il Tajo, esclusiva! Esiste solo quello contro!
Dalla bora alla brezza, sono tutti miei e così è stato per tutto il tragitto, fatto salvo un breve intervallo tra Adria e Loreo.
Il gioco che mi è stato gentilmente regalato da Bortolami prevedeva:
10 miunti agile, 10 minuti con la 50 - 11 (o 12??? devo decidermi a contare di denti della corona più piccola!!!)
Zio billi alla seconda ripetuta coi rapporti duri avevo già iniziato a parlare da solo come un deficiente: ma che fadiga demmerda!!
Pareva di avere due cilici a fasciarmi le cosce!
La mia pavera Bottecchia pareva fatta di piombo, co' sti due numerini del contachilometri che pareva avessero un elastico attaccato!
Io mi tiravo su in piedi, li spingevo a 35 - 37, e op!, due noanosecondi e loro tornavano a 32!!!
Che due palle!!
Pedalare coi rapporti duri fa un certa impressione!
E' faticosissimo, ma nel contempo piacevole, quasi ipnotico.
Vedi la strada scivolare (abbastanza) veloce ai tuoi lati, ma appena abbassi lo sguardo le ginocchia si alternano lentamente come i bracci di spinta di un vecchio treno a vapore mentre sta partendo.
Mentre raggiungevo il centro commerciale il Porto di Adria, mi dicevo furente: - Ma spingi co ste gambe cazzo, ma dove vuoi andare?!?!?! Manco capace di tenere i 36! -
Una volta superata Adria in agilità e rimessi i rapporti lunghi per la terza volta, al secondo minuto, coi battiti che non volevano passare i 156, stavo chiedendo al mondo: - Ma perchè non c'ho forza?!?!? Cos'è che sbaglio!! Michele (Aglio) che cazzo sbaglio!! Se fossi qua te lo chiederei!!!! -
Voglio dire: ho fatto ormai 25 uscite, i miei insignificanti muscoletti hanno su 1300 km, ma perchè cazzo non miglioro?!?!?
Poi arrivava il tratto agile e mi riappacificavo con Dio e gli altri santi che avevo mano a mano disturbato poco prima....
Alla quarta ripetuta, dopo aver rivolto i miei strali prima contro me stesso, poi chiedendo aiuto esterno, non mi è rimasto che piangere in silenzio e sperare che finisse....

La cosa bella della bici, comunque, pur nel dolore dello sforzo, resta il fatto che riesci a guardarti intorno e anche a vedere quel che guardi.
Così indaghi giardini ben tosati e ordinati e corti più disordinate e ingombere, noti cani  a catena rabbiosi duri e altri cani più festosi e tranquilli, ma soprattutto noti i veci!
Di solito l'unica presenza più o meno viva che correda un'abitazione mentre passi in bicicletta è il vecio!
E in bicicletta è bello vedere i veci, perchè anche loro ti guardano che passi sulla tua bici che a loro sembrerà comunque bellissima e moderna e li vedi che ti guardano come se volessero montarci su al volo, come se tu non fossi un pirla a caso, ma Girardengo in persona, a Bartli o Coppi!

Alla fine sono arrivato al Porto di Albarella, dove mentre aspettavo che la moglie arrivasse con auto e scarpe, ho incontrato mio padre che mi ha guardato avvolto nella mia tutina cinese con la stessa identica espressione di affetto che avrebbe avuto il Duce di fronte al figlio recchione.
La cosa più simpatica che mi ha detto è stata che se non ci fosse il delitto di omicidio, a noi ciclisti ci tirerebbe sotto come birilli mentre pedalimo in fila indiana!
E' stato un caffè molto molto motivante!

Per fortuna la moglie è arrivata e io le ho affidato la mia bici, così mentre lei si fiondava in siaggia a cucinarsi, io me ne sono andato per una 10 chilometri a cazzo, sperando che il sole delle 12 non mi sublimasse tra un passo e l'altro.
E' stata dura. Sono partito bene sui 4:30, ma al 6 chilometro è stato chiaro che era meglio calare. Ero l'unico corridore nel raggio di 20 chilometri. Neanche sotto le frasche del boschetto mediterraneo a centro isola c'era molto sollievo e l'ultima cosa sensata che ho sentito è stato un bimbo in bici che guardandomi passare ha chiesto al pardre: - Babbo, babbo, ma perchè quello là corre???-
E lì, quando non raccogli neanche l'occhiata divertita e complice di un bimbo, hai capito tutto!
Quando una cosa non la vogliono fare i bimbi vuol dire che non è più figa!
Perciò quatto quatto ho aspettato che la strada mi conducesse al centro sportivo, rasentando le siepi nel tentativo di raffrescarmi alle pozzanghere di ombra che spuntavano qui e là, e chiudendo la mia corsa in un tempo comunque dignitoso, di fronte al sorriso splendido di una ragazzina che mi salutava da dietro un chiosco di patatine fritte fresche.
Io tutto sudato e stravolto, con addosso la più improbabile delle tenute da spiaggia, nero col culo babbuino e le bretelle che penzolavano ai lati, ho guardato quella giovane donna sorridente e ho pensato: - Ma che coraggio hai a salutarmi messo così??? -
- E comunque, perchè tu lo sappia, fammi tutti i sorrisi che vuoi, io co' sto caldo non comprerò mai le patate fritte...!!! -


Sessione corsa

Sessione bici

venerdì 12 giugno 2015

Allenamento nuoto

oggi piscina esterna con alcuni intrusi in vasca in quanto le corsie non erano riservate, comunque non ci si è disturbati più di tanto.
100 risc
100; 200; 300; 400; 300; 200; 100 con rispettivamente ultimi 25; 50; 75; 100 fff
100 nb
16 x 25 una piano e una fff a 60" sui 50mt
100 nb

caldo 'sassino!

SOGNI D'ESTATE

Visto che faccio triathlon, visto che ho degli amici che fanno triathlon, visto che c'è in un'isola che conosco bene un bar che in cambio del pranzo o della cena da lui non avrebbe problemi a tenerci le bici......
Perchè no???



giovedì 11 giugno 2015

Nuoto 10/06/2015

Ieri sera Sandro scatenato!
300 metri riscaldamento
12 x 50 progressione 1-4 tot 600
10 x 100 una piano una forte tot 1000, tempi della forte da 1:30 a 1:36
150 x 8 a 2:30 con palette e bombolo. tot 1200
ultimi 100 non fatti
tot 3000

ero stanchissimo.
La corsa del giorno prima mi ha veramente provato.
Nella serie una piano una forte ho pensato di ritirarmi.
Ho lasciato Capo che mi recuperava secondi nella 100 forti.
poi a palette invece mi sono espresso bene  non perdendo molta strada rispetto ai primi, anche se mi sono risparmiato gli ultimi 100 per via di un dolorino sopraggiunto sulla schiena e le avvisaglie di crampetti alle dita dei piedi..

Stasera dovrei fare ripetute a corsa:

riscaldamento
ripteute da 200 sostenuto (00:00:47") più 200 di recupero a 00:01:00" per 10
scarico
stretching

mercoledì 10 giugno 2015

I allenamento pro-olimpico

Come dicevo, Parlando col nostro grande Stefano Bortolami ed esprimendogli le mie perpplessità sull'opportunità per me di svolgere un olimpico nel primo anno di attività triatletica, ho ricevuto in dono un allenamento specifico tarato sulle mie disponibilità di tempo e sulle mie attuali capacità atletiche.
Ieri sera ho sperimentato la prima sessione di questa tabella con un allenamento così composto:
Riscaldamento
1000 mt a 4:30 più 500 mt di recupero da chiudere in 2:30 (passo di circa 5 al km) x 3
2000 mt a 4:35/4:40 più 500 mt di recupero in 2:30

Visto che ne avevo due ovetti così di stare in studio per il caldo, ho deciso di fare riscaldamento andando in campo CONI di corsa, che fa circa 2 km, e tornare di corsa.
Inoltre, dal momento che pareva dovessero passare Mirko e Giampi, ho fatto 15 minuti di andature, con spin, balzi, flessioni, scatti e esercizi vari per ammazzare il tempo e tenermi caldo.
Alla fine ho dovuto iniziare da solo.
L'allenamento l'ho portato a termine senza particolari problemi, se non che i recuperi mi stavano unn po' stretti e chiudevo in 2:40/2:45 i 500 mt, mentre i 1000 reggevo con relativa tranquillità i 4:30 e anche qualcosa meno.

Tanta esuberanza l'ho però pagata oggi: sono dilaniato!
Fa male la cervicale dove ho la mia bella ernia, le gambe sono pesanti.

Cercherò di fare qualche esercizio per la schiena nel corso della giornata.....
https://connect.garmin.com/modern/activity/799599727

lunedì 8 giugno 2015

Nuoto, 8/06/15

Vasca esterna con tutte le corsie in ordine.
Eseguito un po' di esercizi di potenziamento con Palette, bombolo e pinne, per un totale di 2200 mt circa.

In vasca lunga effettivamente si paga qualche secondo alla vasca corta e restare sui 50" con palette non è stato facile.
Mi sono sforzato di spingere molto nella fase finale e di scorrere bene in allungo.

Con pinne ho cercato i potenziare la battuta.
Putroppo piccolo dolore al tendine del piede destro mi ha un po' frenato.
Ciònonostante riuscivo a chiuderede i 50mt a pinnette in 60", che per me non è male.
Poi scatti 25 mt più 25 recupero.
Chiudevo in circa 45/50"

Per fortuna ancora poca gente e pochi disturbi.

In vasca con me Nicola Bat faceva pendolino, cosa non va quel ragazzo!!

Combinata 06/06/2015

Bici 30 km, corsa 10k
Partito presto, faceve già un caldo boia! Fatto un bel giro Costa, Villamarzana, Arquà Polesine, Grignano, Rovigo.
La media tranquilla intorno ai 32, poi Villamarzana Arquà allegro sui 336-38.
Per la prima volta superati i 164 bpm, raggiungendo i 167.

Corsa Commenda, poi verso Buso, San sisto e ciclabile, san Bortolo Commenda.
Andatura tranquilla con 5 o 6 allunghi a soglia di 400 mt.

Ero leggermente affaticato per cui ho trovato questo allenamento estremamente equilibrato per le mie condizioni.


Nuoto 5 giugno

In vasca esterna sono state tolte le corsie e Sandroci ha un po' organizzati compatibilmente con i nuotatori liberi presenti.
Alla fine la nostra ingombrante presenza ha fatto sì che la piscina si svuotasse e noi abbiamo girato in cerchio come squali seguendo i lati liberi della vasca.
Non mi è garbato molto!

venerdì 5 giugno 2015

Cxr 4 giugno

Si parte dal cubo!
Si, ma da quale cubo?
Arrivò alle 20:03 in via porta Adige e di fronte all' università non c'è un cane....
Giro un po' ma nulla, poi l' illuminazione: anche il chiosco a San Bortolo lo chiamano Cubo.
Ed è dalla parte opposta della città !
Ed io sono in bici!
Morale della favola, schizzo a San Bortolo ai 30 all'ora con la'city bike e arrivo in un lago di sudore.
Non ho deciso che andatura tenere. Con un collega di triathlon raggiungo Marzana, ma dopo 3 chilometri lo lascio andare e mi tengo dietro il pacemaker dei 4:30
Il primo giro lo chiudo bene, in soglia, ma tutto ok.
Nel secondo giro sento un po' di piú la fatica.
Mi fermo per un po'  d'acqua al settimo chilometro e prendo la prima smerdata:  trovo il Nicola che doveva andar piano e che è già lì al ristoro.
Mi dice che lo scorso anno la correva a 4! Pensa se non gli si impigliava la tuta a Lovadina! Se la sarebbe giocata col Matteo!
Dal ristoro in poi, per gli ultimi 3 chilometri, ho accusato il colpo.
I ragazzi del 4:30 mi sono scivolati avanti e io sono sceso a 4:40/4:45, chiudendo i 10 in un tempo di 45:40.
Arrivato al ristoro mi risucchio due fette di mortazza rimasta e un po' di pane, acqua e scambio due chiacchiere con gente sudata come me e Altra no. L'altra no era quella dei 5 km che si è sbafata tutta la mortazza!
Incontro Michele e seconda smerdata: lui di km ne aveva appena finiti 15!
Ok, ciascuno il suo....
Arrivato a casa magno e poi....
Che male!
Ancora una volta dei movimenti di pancia allucinanti!
Ogni tanto mi tocca sta roba! Vorrei capire se è normale?
Per me ieri sera ero affaticato!
Tra la nuotata da Marines del mercoledi e la notte in bianco. .. alla fine della corsa ho persino avuto freddo!
Mah!
https://connect.garmin.com/modern/activity/794552179

giovedì 4 giugno 2015

Rovigo Estensi, 02/06/2015

Dio bono il Tanke mi ha coinvolto in un'altra delle sue follie.
Lui lo fa d'abitudine, ma per me non è mica tanto normale andare al mare in bicicletta...!!
Partenza alle 9:15, direzione Lido degli Estensi.
Boffi era ancora un po' frullato dal Challenge di RImini così i primi 25 km ce li siamo fatti di passeggio, sui 32 all'ora, mentre lui mi raccontava l'incredibile preparazione alimentare che si è sciroppato durante il mezzo Ironman: praticamente uno studio degno di un esame da nutrizionista cacchio!
Sì è presentato sulla linea di partenza con una lista della spesa di integratori e mangimi vari lunga un metro e mezzo e ha rispettato sequenza e tempistica di assunzione come se da quello dipendesse la soravvivenza del mondo!
Panino tot prima, beverone tot prima, beverone subito prima, panino tot dopo, gel tot dopo, acqua tot cl!!
Mi sono stressato io ad ascoltarlo!! Ci credo che si è fatto una scaletta!!
Del resto in tutte quelle ore di gara è vietato restare senza benzina!!!
Poi mi ha raccontato delle condizioni estreme in cui si è svolta la competizione e ad ascoltare ci si domanda veramente chi ce lo fa fare di ambire a tanta sofferenza!!!
Quando però ho chiesto di fare un po' di andatura, il Tanke non si è certo risparmiato, e dopo avermi lasciato in testa per un 10 minuti, si è attaccato alle prolunghe e ha tirato lui per altrettanto, e via così, rallentando ogni tanto per bere, fino ai lidi.
A un certo punto mentre tiro io la caretta, tutto concentrato nel tenere quegli stramaledetti 37 all'ora, col cuore che bussava alle porte del cranio, mi ha passato fingendo di sipondere al cellulare.
- Dottor Tajo!!! La vogliono al telefono! -
Burlone!!!
E non era neanche sua!!! L'ha presa dall'altra scimmia eremitica del Pero!!!
Grasse risate, mentre intorno a noi scorreva la campagna della bassa ferrarese, pacifica e silenziosa.
Alle 12 o poco più eravamo agli estensi, con una media di 32 km/h, a detta sua per nulla malaccio!
Chi lo avrebbe mai detto che sarei riuscito a farmi tanti chilometri così senza star male!!!
L'unica cosa è che abbiamo provato a fare uno sprint finale, nei pressi di Comacchio, ma di gamba non ce n'era proprio più!
Tenere i 32 ok, allungare naine!
Non un male al culo, non un male alle gambe! Anzi, nel pomeriggio ci siamo concessi una nuotatina di un chilometro al mare!
Una figata assurda! Non avevo mai nuotato così a lungo tra le onde.
Se il nostro mare fosse più bellino, sarebbe stato veramente perfetto!!!




NUOTO 03/06/2015

Ieri altro allenamento in vasca lunga.
Serio questa volta (la scorsa ero in scarico)
300 mt riscaldamento
4 serie così composte:
50 a bomba cronometrati, subito a seguire 200 nuotati bene, 2 giri di corsa dell'interapiscina all'esterno delle fioriere, ancora 50 a bomba cronometrati e 100 nuotati bene.
C'era un po' di recupero solo se arrivavi prima nella corsa, poichè si aspettava il via per tutti da Sandro.
Una bella faticaccia!!!


Però la piscina da 50 è una goduria!!

Mi hanno dato rank:
RANK TAJO AL 04/06/2015

Lovadina, 31 maggio 2015, sprint le Bandie

Visto che qualcuno mi sfancula assimilandomi al sommo poeta per la prolissità dei miei interventi (e facendo pure un po' di confusione col Boccaccio, ndr..) , ora si ciuccia un esercizio in terzine concatenate, ovviamente in endecasillabo, come dev'essere.

Lovadina in terzine

Con Anna a Lovadina andar bramavo,
ma di pioggia il tempo mi ha giocato
lei mi abbandona, Leonardo chiamavo

se spartir l'auto gli fosse garbato
Della moglie ha deposto la madia
il gran Daniele e me ha trasportato.

Dal parcheggio ha mandato tutti via
il buon Matteo che da ore aspettava
invocando santa vergine Maria

mentre noi con gran calma si eslporava
il percorso che avrem fatto con la bici
e scoprir che nessuno è Calatrava

due cavalcavia non fan sì felici!
da pisciare ci vien pel dispiacere
sulla siepe lì accanto ai nostri amici.

Infine a tutti mostrammo il sedere
mettemmo il body alla luce del sole
scene che non fanno certo piacere.

In zona cambio portammo la mole
di attrezzi che servonci per la gara
restammo solo con muta e parole

rimembrar con pena la fine amara
del buon Gheller che a terra è rovinato
steso da una di vista poco chiara.

Al fischio nello schiumar sono andato
con mulinar di braccia e gran manate
riemerso di fatica fulminato

evitai in zona cambio le cagate
scarpe ai piè, biga in mano son partito
le scie di quei boni tutte ciucciate

garanzia di un tempone inaudito,
pur se alla fine di quella mia prova
vidi i primi arrivar facenti dito

di lor sarò più forte nell'alcova
mi son detto per alzar la mia speme
e pelide mi avviai alla mia corsa nova

ma con affanno il petto mio mi preme
e temo d'interrompere l'impresa
poi Matteo non ti vedo che sovviene

a togliermi motivo di contesa
ben presto mi riprendo e tengo duro
chè gloria della maglia non va lesa

scavalco il mio dolore come un muro
e corro il lungolago a più non posso
con altri concorrenti mi misuro

infine ansimante e un po' commosso
il traguardo vo' talgiar con molto sforzo
dimmi ora, cinquecappa, son promosso?



Lovadina in Prosa

La giornata è iniziata con un abbandono: quello di mia moglie.
A forza di magnificare le bellezze del luogo e stimolare il suo senso muliebre con languidissimi  occhi da Pluto, l' avevo convinta a seguirmi, nella speranza di coinvolgerla un po' nella mia passione, e nel desiderio molto meno romantico di tornare a casa a mia volta con un servizio fotografico di spessore nuziale come tocca a molti altri soggetti triatletici.
Mi piacerebbe anche una foto come quella del Tanke con sua morosa dopo il Rimini Challenge,
ma inutile ci pensi, quando son sudato mia moglie non si avvicina proprio, manco mi parla, si limita a indicarmi la porta del cesso!
Fatto sta che le previsioni, contro ogni aspettativa, dicono male, e il mio 51% si ritira.
Veloce riassetto logistico e alle 8:30: chiamo Leonardo e chiedo:- Posso salire in auto con voi? -
Risposta:- ..... Ok, a dopo. -
Quel "...." mi ha un po' insospettito: Leonardo non aveva il Voyager e alla mia richiesta è dovuto andare a a prenderlo, solo che la moglie aveva fatto caricare un mobile nel baule, così per farmi posto se l'è dovuto scaricare da solo...
"Me so sentì in colpa par tutto el viajo!!
 In ogni modo il trio medusa Leonardo Daniele Tajo si è ricomposto.
Neanche il tempo di entrare in autostrada che comincia a piovere.
Daniele, inguaribile ottimista sfodera il suo sorriso a 50 pollici e dice:- Il sole ce lo portiamo noi a Lovadina! E poi vada qua! - indicando un post facebook sul cellulare -  Anche gli organizzatori sfoggiano un ottimismo degno del miglior Berlusconi e annunciano un sole bellissimo sul campo di gara!-
 Questo nel preciso istante in cui noi transitiamo da Mestre e dal nostro finestrino si vedono solo nubi grigie e poco rassicuranti a perdita d'occhio!
Non è che sia bieca propaganda onde evitare defezioni di massa?? Noooo..!!!
Arrivati alle Bandie, abbiamo trovato il mitico Matteo già spossato: ha lottato fino a quel momento per tenerci tre posti accanto al suo camper, mentre noi eravamo a zonzo a studiare il percorso in bici.... che begli amici!!!
Ci aveva anche ritirato i pettorali: che dire, commossi di fronte a tanta bontà, siamo scappati a fare pipì nella siepe per l'emozione!

Io mi sono recato nella hall dell'albergo per la cacatina di rito e mi sono letteralmente commosso una seconda volta perchè mentre stavo sospeso sulla tazza, sulla mia coscia è comparsa l'ombra di un muscolo che ho visto solo sulla gamba di ciclisti veri, tipo Matteo o suo padre per intenderci. "Vasto laterale" pare si chiami.
Oh...., un'ombra appena, ma l'ho guardato e con occhio lucido gli ho detto: - Benvenuto! Chissà che prima o poi riesca a pedalare in modo decente....! - 

Intanto il tempo pareva rischiararsi e via in Voyager a cambiarsi: lenti a contatto, body, gonfia bici, metti adesivi, lega pettorale, insomma come il Taz della Warner Bros volteggiavo intorno all'auto per sistemare tutto e infine via verso la zona cambio a sistemare tutto per bene.
Nella notte aveva piovuto talmente tanto che lungo le corsie c'erano dei veri e propri laghi. A uno è capitata proprio la posizione sopra uno di essi e mi sono smagonato per lui, poraccio.
La sua bici appesa sopra l'acqua faceva proprio tristezza! Pensa a cambiarsi le scarpe lì in mezzo!!!
Io per fortuna son capitato all'asciutto.
Sistemo tutto e ricontrollo: si resta sempre un po' perplessi e par sempre che manchi qualcosa.
Scherzo un po' con quelli lì vicino ma mi cagano poco, sono tutti concentratissimi.
L'evento è organizzato benissimo, nell'aria viene sparata musica carichissima a tutto volume, bella nitida, lo speaker è preciso e bene impostato, nulla di improvvisato.
Ovunque sventolano penacchi prmozionali a vela. Una figata insomma, pare di stare a uno di quei contest che si vedono in MTV con riferimeto al cross o a eventi 'mmericani.
C'è un camion lì vicino da usare come deposito borse e stavolta ne approfitto subito: mi infilo la muta, metto giù la sacca e vado a provare l'acqua!
Mi butto con tempismo perfetto, proprio mentre i giudici chiamano la fine delle prove. Faccio orecchie da mercante ma i bastardi mi vengono a prendere col barchino!!
Vabbhè, due bracciate le ho fatte!!
L'acqua, azzurra e opalina, con tutta la sospensione della ghiaia della cava in cui il lago è ricavato, è bella freddina. Hanno messo la muta facoltativa, ma a me non ne avanza niente!
Quindi tutti su per il briefing, ma non prima di gridare un bel HIP HIP, URRA' per l'amico Gheller, che con una dinamica ancora al vaglio degli inquirenti è stato atterrato in bici da un'auto rompendosi entrambi i gomiti, e quindi non era con noi quel giorno.
Ovviamenti, simpatici quali siamo non abbiamo battuto le mani, ma mimato tutti insieme la posizione nella quale è stato ingessato: povero, sembra nella posizione di chi si sta portando le mani all'inguine in un gesto scaramantico, ma se gli passa un gatto nero davanti non riuscirà più per venti giorni a toccarsi le palle!
Comunque ti abbiamo pensato Giova!!!
La batteria era bella numerosa e da quando mi sono buttato in acqua io, posizionandomi tra i primi verso il centro del lago, a quando è sceso l'ultimo, è passato un bel po' di tempo. Per fortuna la muta tiene su in modo egregio senza affaticare più di tanto e non fa sentire troppo il freddo!!!
- Forza fioji!! Dentro che è bagnata per tutti!!! - ho urlato strappando qualche sorriso.
Poi il fischio e via di buona lena per prendermi la posizione.
Per la prima volta ho vissuto davvero l'esperienza della tonnara...
La strategia di posizionarmi tra i primi ha pagato e non ho dovuto sprecarmi in sorpassi, ma per contro mi sono trovato in mezzo a molti colleghi che nuotavano al mio passo e quindi mi bastonavano i piedi o mi facevamo sponda nelle inevitabili piccole deviazioni.
Era competizione vera!

Avevo le braccia stranamente pesanti e mi pareva di non andare gran chè bene, inoltre alcuni più veloci sopraggiunti da dietro mi hanno superato erodendo un po' la mia autostima, ma non mi sono perso d'animo e ho continuato a mulinare senza mai perdere di vista le enormi boe gialle delle virate.
Alla fine sono uscito benino dall'acqua e mi sono precipitato in zona cambio dove qualche difficoltà con la muta e la necessità, comprovata con Manerba, di mettermi un paio di calze, non mi ha reso particolarmente brillante, ma mi sono lanciato in quella che resterà forse una delle migliori performance di ciclismo che potrò permettermi.
Con drammatico sconforto di tutti gli astanti, in spregio a qualsiasi norma di stile del triathlon, ho afferrato la mia bottecchia a due mani e, scarpe ai piedi, ho zampettato in mezzo al fango fino alla riga d'uscita.
Il Franzoso mi ha promesso una punizione corporale per la mia esasperante grettezza, ma io ero troppo impegnato a restare vivo per curarmi di portare la bici con una mano sola!
Manco il tempo di mettere il culo sulla sella che uno dietro mi ha cecchinato!
Ancora!!
Sarà stato lo stesso di Manerba!!! devo regalargli un paraocchi che lo costringa a guardare dritto altrimenti prima o poi mi accoppa!!
Mentre raggiungo il primo cavalcavia, mi passa un gruppetto che mi pare di quelli buoni: mi accodo.
Viaggiano tra i 38 e i 40.
Provo un po' e vedo che riesco a stargli in scia.
Bòn! Da quel momento Feltrin e Gaddo sono divenuti i miei migliori amici per i 35 minuti successivi!
Mi sono attaccato a loro come una buona cozza polesana si attacca alla sua resta.
I problemi venivano ad ogni cavalcavia, dove sti cazzoni non si sa come proseguivano alla medesima velocità, mentre io perdevo al contempo 50 metri di strada e 3 anni di vita! Poi in discesa spingevo al massimo per recuperare, aiutato forse dalla forza di gravità e dai 10 kg di ferro massiccio della mia Bottecchia!
Ad ogni giro di boa i poveri animali da tiro speravano di farmela ancora come a Cavallino, ma avevo studiato la lezione: giù diversi rapporti e via a mulinare fuori dalla svolta, senza staccarmi mai dalla scia, anzi a volte sopravanzando, per poi essere recuperato. Alla fine, con lunghi fuorisoglia per recuperare i metri perduti in salita, mi sono guadagnato una per me ottima performance!
Il solo momento di imbarazzo per le mie locomotive è avvenuto alla quinta salita, allorché Feltrinelli si è praticamente piantato.
Ho dovuto superarlo mio malgrado, ma la testa l' ho tenuta per poco: dopo mezzo minuto il boato di un rutto da Guinness ha squarciato l' aria , mi ha spettinato i capelli sotto il casco, e in un attimo ho visto il culo di Feltrin schizzarmi davanti e per poco davvero non lo perdevo! Diobo' si è stappato!!!!
L'ultimo chilometro di percorso bici costeggiava il lago ed era parallelo al circuito della frazione corsa.
Bhe! Ma mentre finisco la mia bici non vedo già degli atleti che corrono al mio fianco verso il traguardo!!!
Che smerdata!!! Non che io pensi minimamente di avvicinarmi a un Cigana, ma ci mancava solo che lui a piedi superasse me in bici e potevo appendere il body al chiodo!!!

Vabbeh, ripongo il velocipede e infilo le Nike. Litigo mezz'ora coi lacci elastici, e per fortuna che dovrebbero velocizzare, e cerco subito i 4:30 al chilometro.
Fa caldo, il sole ormai è pieno e alto e il percorso si snoda in sterrato, con leggerissimi saliscendi.
Butto subito lì un po' di training autogeno, mi ripetevo che ormai so il fatto mio, i 4:30 li reggo e anzi devo provare a spingere di più!
Non mi fa neppure male la sciatica, bisognava approfittarne!!
Invece nell'addome qualcosa non ha gradito e ben presto mi sono trovato a fare i conti con dolori sconosciuti e opprimenti che salivano dagli addominali bassi per poi irradiarsi verso il centro dello sterno, mentre un morso come di milza mi chiedeva di fermarmi.
Niente, non ho mollato, a momenti ho rallentato di qualche secondo il passo, ma non volevo cedere.
MI ripetevo che sarebbe passata.
Tuttavia queste sensazioni si sono acuite per tre volte e all'ultima ho veramente creduto di dover fare basta.
Inoltre, prima del giro di boa del bastone che abbiamo percorso prima di riprendere il periplo del lago, ho incrociato Matteo, il mio uomo da battere, che mi stava davanti a occhio di un buon minuto.
Lì la motivazione è un po' scemata.
Sapendo la sua bravura in bici e a corsa, speravo che al massimo mi avrebbe preso in corsa, al limite me la sarei giocata allo sprint finale, ma se lo avevo davanti, qualsiasi possibilità di prenderlo era inesistente...
L'esitazione è durata solo pochi metri.
Mi son detto che un triatleta non può abbattersi per questo, bisogna dare comunque il massimo!
Ho la testaccia dura, avevo fatto una buona gara fino a quel momento e non avrei certo mollato.
- Mollo solo quando stramazzo per terra! - mi sono detto.
Ho cercato in me respiri profondi e controllati, ho fatto un ceck del mio assetto, dell'appoggio, ho pensato solo che dovevo correre come meglio so fare.
Così, concentrato, ho ripreso vigore e fiducia e sono riuscito a superare diversi concorrenti nell'ultimo chilometro, arrivando al traguardo davvero finito!

L'aria non mi bastava più!
Ho guardato i commissari all'uscita dei cancelletti implorando con gli occhi una bombola di ossigeno, ho cercato tra la folla un Dr House, ma mi è arrivato solo mezzo litro d'acqua e l'ammonimento a togliermi il chip!
Quando ho ripreso fiato mi è tornato in mente quel motto letto in giro più volte: - No pain, no gain! -  e mi sono augurato che contenesse almeno un fondo di verità, perchè avevo tanto "peinato" stavolta!!!
Quando ho visto il tempo di 1:12:50, ogni sforzo è stato ripagato, mai mi sarei aspettato di scendere sotto l'1:15 nel corso di quest'anno!!!!
172esimo su 375 partenti, 39esimo di categoria.
Nuoto chiuso in 14:03, bici in 36:05 e corsa in 22:40, transizioni comprese.
Il sorriso ce l'ho ancora stampato in faccia!


Nel corso della giornata ho conosciuta anche tanti altri compagni di squadra tutti simpatici e diponibili, a riprova che qui ci sono persone un po' matte, ma belle!





Poi tanti mojiti preparati con gusto dal buon Matteo, che anche stavolta è riuscito a tenermi dietro con una sessione bici da paura, prosciutto e salame per reintegrare e finalmente una lunga, calda, gustosissima doccia prima di rimettermi in auto, nonostante i mugugni dei due compagni di viaggio, cativi per essersi persi il pasta party!
Così Leonardo e  Daniele me l'hanno fatta pagare sfanculandomi per tutto il rientro: - E la tua bici pesa come un cancello... ma è di ferro pieno... le manca solo il telecomando...., ma va che piede piccolo che c'hai.... manco mia figlia di 18 anni appena fatti... -
Insomma, mi hanno torturato fino a casa, ma anche questo è triathlon!

lunedì 1 giugno 2015

Nuoto, 29 maggio

Ahahah!!!! Finalmente in piscina esterna!!!!!
Che ben!
Freddo ma a dire il vero, non si riusciva a star fermi, ma una bella sensazione nuotare in quei 50 mt!  Par di volare.
Dal momento che domenica avevo la gara a Lovadina, fatto 1500 sciolti con Nicola e Marco.