lunedì 29 giugno 2015

TriO Sirmione - Primo Olimpico.

Ma come ci sono finito a Sirmione?
Quel pazzo del Tanke, mentre io in debito d'ossigeno annaspavo dietro di lui in ciclabile, dopo 70 km di bici e 8 di corsa, per la prima volta in vita mia, mi fa:- Maddai! Cannajia! Te si za pronto per el 70.3! Vieni a Riccione ca se godemo! -
E io di rimando: - Mirko, ma va cagare!! So drio murire! -
M:- Dai!!! Allora almeno l'olimpico di Sirmione! E' bellissimo! Sèmo in t'un mucio e nodando se passa sotto el ponte levatoio del castello!! Na figada! -
Come parlare a un bambino di torri e cavalieri e della tavola rotonda!!! Così io, con la vista annebbiata, un crampo incipiente e tutti i neuroni svenuti: - Va bene, dai! Al peggio arrivo ultimo! -
E siccome sono braccino e non volevo perdere la promozione di fine marzo, track! Iscritto al prezzo ridotto!Allora non avevo fatto neppure il primo sprint, figuriamoci!
Sapevo di poterlo portare a termine, certo, ma cacchio, non ci è voluto molto a capire che avevo fatto un azzardo!
Nel triathlon ci sono tante cose da controllare e paradossalmente le più difficili non sono di per sè le tre discipline, ma l'aspetto più delicato è la tenuta del proprio fisico e della propria testa, la convinzione di potercela fare e soprattutto di saper gestire i momenti di difficoltà.
Quando la sera prima della gara ho visto che non riuscivo a controllare nemmeno i miei sfinteri, e preda di una cacarella nervosa ho passato più tempo in bagno che altrove, la cazzata che avevo fatto si è palesata in tutta la sua enormità!
Tra l'altro, preoccupatissimo come al solito di portare tutto il necessario, e gonfia la bici, e prepara la pompa, e controlla quattro volte che ci sia casco, occhiali, scarpe...
e i manicotti, con quarata gradi all'ombra che possano servire?? (ebbene sì, ti vengono anche ste domande assurde!!), alla fine la vera preoccupazione è stata altra!
Infatti Francesco mi ha suggerito di portare una bici anche per mia moglie, chè le zone cambio erano due e distanti dal parcheggio, così ho montato il portabici sul tetto.
E per la prima volta la mia auto era alta il doppio e vedeva oscillare sul tetto due pezzi di metallo e gomma di oltre 10 kg tenuti fermi da un galletto di pessima qualità e da una fascetta da sci!!!
Per tutta la transpolesana ho passato il tempo ad aspettarmi un tonfo e di vedere le bici volare dallo specchietto retrovisore sul cofano del Tanke, che seguendomi nella sua Fiesta con la sempre sorridente Valentina, non sapeva che parte della strada occupare e mi stava lontano come fossi appestato!
Per strada ho creato il vuoto attorno a me e tutte le altre auto mi sorpassavano terrorizzate, solo il Nicola si fidava a stermi dietro, chè teanto abbiamo l'auto uguale e al massimo ci saremmo scambiati i cofani!
Invece è andato tutto bene!
L'unica cosa a cadere sono state le palle del Tanke, proprio lui, quando all'arrivo a Sirmione, manco a farlo apposta, il primo a cui abbiamo rivolto la parola ci ha chiesto serio: - Ma è vero che hanno vietato la muta?? -
Un velo di terrore si è dipinto sul volto del mio amico, serpeggiano poi nei cuori di tutti noi in ascolto, per trasformarsi in sconforto quando all'accettazione ci hanno confermato l'infausta notizia!
Io invece ero tutto preso dalla novità della giornata: nel pacco gara c'erano cose mai viste prima per me, tipo 5000 adesivi da attaccare ovunque, con distinzione tra destra e sinistra: numero lato destro del casco, numero frontale, numero lato sinistro. Mancavano solo quelli per le chiappe!
C'erano anche dei trasferelli per stampigliarci il bellissimo numero di gara sulla pelle!
Le istruzioni me le ha spiegate un bimbo di cinque anni trovato al bagno col suo papà triatleta.
Come previsto dal maestro Francesco, sono durati il tempo di una sudata, per fortuna ci eravamo tatuati i numeri gara col pennarello indelebile sull'arto opposto.
Francesco sa tutto!
Superato il dramma muta, l'imbarazzo trasferelli, l'impegno cacarella, non è rimasto che risolvere il dubbio amletico: le calze le metto prima della sessione bici o solo prima della sessione corsa, quando i piedi sono certamente asciutti?
Da un breve consulto con gli altri dove non s'è capito un cazzo, alla fine ho optato per la soluzione già sperimentata, ovvero la prima. Fede Natali ha invece capito alla rovescia, e ne pagherà aspre conseguenze!
Altra novità della giornata, che mi ha decisamente segnato il passaggio di categoria, è stata la compilazione del retro del pettorale con i dati in caso di incidente. Lo ha fatto mia moglie per me e voleva mettere un celluare e un indirizzo falso, chè almeno se le andava bene si liberava di me!!!
Farabutta!
Scarpe parcheggiate, andiamo alla zona bici e sistemiamo il relativo materiale.
Il Nicola tranquillo me ne dice di tutti i colori perchè ci metto tre ore a ricontrollare le mie cose.
Ho messo talco ovunque, anche sulla catena della bici!!!
A un vicino di rastrelliera gli è venuto il dubbio e per non saper nè leggere nè scrivere mi ha finito il talco copiando ogni mio passaggio.
Facevo caldo e c'era del nervosismo in giro: nessuno aveva voglia di curiosare tra gli stand della merce in esposizione. La preoccupazione era solo: ho mangiato a sufficienza, ho bevuto, ho pisciato?
Insomma, nella calura delle 15 ci siamo spostati con i nostri bei tutù verso la spiaggia dei Preti, passando in mezzo ai turisti incuriositi e divertiti da 'sto esercito di matti con gli occhialini al collo e il costumino intero in lenta processione davanti al Castello.
Sulla spiaggia le batterie erano tante e alle 16 puntuali sono partite le donne.
Atmosfera belllissima, comme a Lovadina, jingle dell'evento ad ogni partenza, musica a palla e negli occhi tanta apprensione per l'impresa in procinto di essere affrontata. Ero in batteria con Nicola e Alessio, mentre gli altri sono partiti prima.
Ero preoccupatissimo di dovermi misurare in acqua in estenuanti corpo a corpo per farmi rispettare, memore dei racconti dei colleghi a Bardolino, che me ne hanno raccontata di ogni!
Gente che ti buttava sotto, tirava le caviglie, dava zampate per togliere gli occhialini, roba da macelleria a cui io faccio davvero fatica a dare un senso!
Comunquee mi carico a palla! Piccolo e kativo cazzo!!!
Invece no, in acqua ciascuno piglia la sua posizione e ci si rispetta abbastanza.
Uscire non è stato facile: c'era onda e la corrente faceva derivare a sinistra.
In pochi metri si è consumata la selezione e mi sono trovato appaiato a due colleghi che avevano circa il mio passo!
Ma porca miseria!! Ne bastava anche uno!!
Io in mezzo che oscillavo tra l'uno e l'atro come la pallina del famoso gioco del commodor 64, tra le due stringhe/racchette sullo schrmo nero.
Invece il lago era azzurro e profondo e fresco e io vedevo sti due che mulinavano le braccia vicino a me e non mi servivano a nulla se non a farmi confusione e a rompermi il ritmo!
Poi quello di destra, porco coane, era un balenottero inguainato in una tutina bianca e io che mi dicevo con una punta di presunzione: - Ma dai, non può nuotare come me con quella panza!! -
La soluzione è stata che ero io a non poter nuotare come lui, dovevo superare cazzo!
Alla prima boa ho visto che i due colleghi si sono un po' attardati a virare, così io ho rallentato un pelo e li ho superati anticipando la virata!
Mi sono sentito un grande!
Mi sono guadagnato una ventina di metri solo così!
Peccato che da solo, con la seconda boa a distanza siderale, mi son letteralmente perso!!!
Se non ci fossero stata le barche dell'assistenza, io dico che mi avrebbero trovato al sera a Lazise, dall'altra parte del Lago!!!
Quando ho individuato quel puntino giallo e distante, mi sono finalmente tranquillizzato.
Gli altri concorrenti mi nuotavano sulla sinistra a una decina di metri!
Poco male, nessuno mi rompe gli zebedei!
Da solo mi sono messo in assetto, ogni cinque bracciate controllavo la rotta e cercavo di spingere senza esagerare!
Al secondo giro di boa il casino è un po' aumentato! Ho visto con piacere che mi ero inserito nelle batterie precedenti, lo capivo dal colore delle cuffie.
Sta cosa, pochi cazzi, gonfia un po' il proprio ego!!
Quando poi, controluce, ho imboccato le porte a mare delle mura del castello, apriti cielo! Una goduria unica!
La gente che ci guardava dal ponte e dal porto e noi che spruzzavamo acqua sui vecchi mattoni delle mura che si innalzavano imponenti sopra le nostre teste!
La maggior parte dei curiosi avrà pensato che matti che siamo, a chi ce lo fa fare, ma io mi accontentavo di sapere che qualche bimbo stava tirando la mano al suo papà esclamando di stupore!
Beato spirito naif!
Ultima boa! Bellissimo!
Ho imboccato la rampa e il pensiero, da non crederci, è corso all'avvertenza di mettere gli occhialini nella cuffia prima di riporli! Cosa che poi mi è valsa la loro salvezza, dato che chi non l'ha fatto, come la povera Sara, se li è visti rubare alla fine della gara!!!
In zona cambio mi sono sistemato con cura le calze, le scarpe e il resto, ho preso caffè, brioche e mangiato anche caramellina gentilmente offerta prima di zampettare sulla moquette per i successivi 100 metri di zona cambio! Ok, che non sono un fulmine di guerra a cambiarmi non è più un mistero!! Ma zio billi!! Potevo dami una mossa!!
L'entusiasmo una volta in bici mi ha visto subito raggiungere i 37 all'ora quando ancora i confini del paese non erano stati superati, ma alla prima salitina una "smusata" pazzesca!
Mi sono visto sorpassato senza pietà da molti che in piano avevo addirittura superato!!
In quei momenti lì ti assale una frustrazione indescivibile!! - Ma chi?!?! Ma cosa?!?!? Ma chi cazzo?!?!? - per dirla all'Antonio Albanese nei panni di Alex Drastico!!!
Comunque, "tega dura, mai paura", testa bassa e pedalare! Mi sono ritrovato a fare andatura in solitaria.
Mi infilo in discesa in un tunnel di vegetazione che mi rinfresca con la sua ombra, schivo a malapena alcune buche e chi mi trovo sulla sinistra a bordo strada? Una tutina della Rhodigium! Nooo!
E' Francesco! Lì per lì non so che fare, ma se mi fermo comprometto tutto, o almeno quel poco...
Gli urlo : - Che è successo??? - mi risponde:- Ho forato!!! - Poi mi chiama e mi dice di aspettarlo. Aveva appena finito di riparare.
Mi dice di accodarmi che mi tira lui, la sua gara ormai è andata a puttane, almeno dà un senso alla giornata! Già avevo stima di lui, ora mi pare un eroe!
E quando me lo vedo pedalare davanti a 40 all'ora che a momenti me lo perdo al primo chilometro, e osservo i suoi polpacci di dimensioni titaniche, mi dico che forse qui ne esce una buona sessione di bici!!
Francesco mi ha tirato come una moto in un velodromo fino a raggiungere un folto gruppo di ottimi ciclisti in cui ci siamo inseriti mantenendo medie per me stratosferiche.
Il mio contachilometri mi occhieggiava con numeri tra i 37 e i 40, io non riuscivo neppure a bere dalle borracce tanto ero impegnato a tener dietro gli scalmanati!!
Francesco invece aveva tanta lucidità che si è ricordato lui per me di dettarmi i tempi degli approvigionamenti di gel, sali e acqua, che non me ne dimenticassi!
Sì, perchè nell'olimpico se non integri un po' va a finire che finisci la benzina prima della fine della gara!!
E via, mi sono ingollato un gel prima di partire in bici, uno al venticinquesimo chilometro e uno al trentacinquesimo! E zo acqua! Un lavoro!!
E dietro l'acqua, un preghiera a "santo enzima" di digerire quella roba prima della corsa!!
Eravamo ormai a pochi chilometri da Sirmione, ma no che un segnalatore si addormenta in piedi e non ci segnala la deviazione!!
In venti andiamo dritti come i caccia e per fortuna che l'incrocio era grosso e siamo potuti rientrare in contromano nella direzione corretta!
Francesco si infuria come non avrei mai detto e tende un braccio verso l'esterno nella tipica gestualità di chi augura una pronta e definitiva defecazione all'interessato, e io, che stavo giusto sulla traiettoria della sua manona, (Francesco in quanto eroe ora ha tutto enorme, polpacci avambracci, mani... mi fermo qui!!) mi salvo per miracolo.
Se fossi stato solo un po più vicino, io sarei rimasto fermo a mezz'aria sull'incrocio mentre la mi bici avrebbe proseguito solitaria verso Sirmione!
Come uno squadrone della morte siamo infine pimobati su Sirmione e logicamente la sola cosa che non mi è stata detta io l'ho fallata: avrei dovuto togliermi le scarpe lasciandole appese alla bici, ma mi sono dimenticato e allora via a zampettare di nuovo sulla moquette!
Infilo scarpe e parasole e parto, un po' circospetto per capire com'ero messo di gambe.
Manco a dirlo, dure come il cemento!!!!
Decido di dare tempo al tempo e invece di guardare l'orologio aspetto sensazioni positive delle mie zampe. Affronto il percorso nella zona residenziale e solo quando rientro nel porto mi sento meglio e provo ad allungare il passo!
Il percorso ci porta a sud di Sirmione, non mi sento proprio una lepre, ma vedo che recupro poosizioni.
Il crono però mi delude: fa caldo, le gambe non si distendono e non vado oltre i 5:10 al chilometro!
Capperi – mi dico – mi tocca accontentarmi!!! Ora mi vedrò Nicola che mi fulmina al quinto chilometro e il Boffi che forte dei suoi tendini calibro 54 come la Magnum di Callaghan mi sbeffeggia spingendomi la chiappa per qulche metro per poi andarsene possente.
Cerco di non pensarci, mi permetto di guardare il magnifico lungolago di Sirmione, le aiuole curate la gente a passeggio che butta curiosa uno sguardo su noi tutti sudati al di là del nastro colorato.
Mi consolo notando molti fisici scultorei che probabilmente hanno dato troppo in bici e ora camminano mesti in attesa che le forze ritornino!
Negli sprint non avevo mai visto queste scene!!
Intanto supero un tizio bello palestrato che non ci sta e mi si mette in scia.
Putroppo al terzo chilometro circa ecco il terrore diventare solido sottoforma di un crampo incipiente al quadricipite destro.
Lo sento: è lì che si agita, come un serpentello che sta per uscire dal morbido guscio prima di addentarmi una gamba!!! Maledetto!!! Non voglio, non voglio!! Getto la gamba in avanti come per sciogliere le fibre, ma niente, mi tocca rallentare, non c'è nulla da fare!! Se parte la contrattura mi pianto e poi chi lo sa!?!?!?
Decido di rallentare a piccoli passi, ma limito i danni e riesco a mantenere i 5 e 5 5 e 10. Porco cane, speravo di allungare!!!!
Intanto il tipo dietro ansima e sbuffa, ma non mi molla.
E lì l'orgoglio scatta! - Col cazzo che ti tiro fino alla fine, io posso far meglio! -, mi dico.
Intanto la gamba si ripiglia e raggiungo il primo giro di boa al traguardo.
Vedo Anna che mi saluta e mi incita. Lo sospettavo, e devo dire che è bellissimo avere il supporto di mia moglie. Non credo sia orgogliosa per quel che faccio, che alla fine è un divertimento, ma il fatto che sia lì per me è importante!
Al secondo ristoro, rallento per ingollare un po' di sali, sa' mai!
Il tipo in scia mi supera e vedo che poco dopo mi cerca con lo sguardo.
Come per gioco, mi dico: . Dai bimbo che non ti lascio solo, però ti faccio vedere come si corre! -
Ripenso a Francesco che si è sacrificato per me! Dai cazzo, non posso chiudere sopra i 5 al chilometro!!!
Mi metto a spingere quanto riesco, ormai mancano tre chilometri e posso farcela! Mi sto divertendo, anche se è maledettamente dura e le gambe sono pesanti come mai in allenamento!
C'è un secondo giro di boa e mi dicono che bisogna passari un'altra volta!
Ma come, ci sono già passato prima! Un'altra volta??
Rompo i cojioni a tutti e capisco che sono due i passaggi vicino al traguardo prima di concludere porco cane!!!!
Dai allora! Percorro arrembante la passerella in cemeto del lungolago mentre il mio inseguitore rutta, sbuffa, ansima! Non ce la fa più!!
Io invece mi godo tutte le figate di una manifestazione come questa, e passo come un cane giocattolone sotto gli spruzzi delle docce rinfrescanti, poi mi strizzo le spughe imbevute addosso!
Non mi faccio mancare nulla cacchio!!!
Osservo divertito concorrenti che le sugne se le sono infilate in ogni dove! Mah!
Passo di nuovo sul rettifilo d'arrivo e saluto Anna, mentre vedo che ne ho e che supero altri concorrenti.
Mi faccio largo sul marciapiedi e poco ci manca che sodomizzo al volo uno che ha la bella idea di tagliare la strada per raggiungere una fontanella !
Intanto subisco il sorpasso di una gazzella che sarà pesata 40 chili bagnata: una donna che ha tutta l'aria di essere una top! Corre che pare non faccia fatica.
Posso solo ammirare la falcata svelta leggera e sciolta!
Mancano 500 metri, il pubblico incita, mi lancio sul vialone alberato e completamente ignaro del mio tempo, ma felicissimo per l'impresa compiuta, salto sul traguardo!
Sono contentissimo.
E' contento anche il serpentello di prima che mentre sono in aria esce dal guscio e mi espolde nella gamba e a momenti quando torno giù casco come un sacco di patate!
Nono, figurdemmerdano!!! Resto dritto e sorridente e al male ci pensiamo dopo!
Capisco più niente! Sono senza ossigeno! Vado a salutare e ringraziare Francesco che si è nel frattempo ritirato e seduto si guarda gli arrivi.
Mi attacco a una fetta di anguria, ma mi manca il respiro, tossisco e mia moglie mi trova così inebetito 5 minuti dopo mentro parlo della crisi greca con un albero vicino al chiosco della Red Bull!
E' stata dura, ma una soddisfazione grande! Quando poi ho visto il mio tempo, 2:28:39, lo ammetto, ho gongolato, non ci speravo!!!
Alla fine ci siamo ritrovati tutti vicino alla fontana della piazza, col povero Fede che senza calze sì è letteralmente divelto i piedi, ma con puro spirito sportivo non si lamentava e sorrideva al suo primo posto di categoria raggiunto con un ottimo 2:32.42.
Mirko che invece rideva del fatto che nella sessione bici si è dimenticato al collo gli occhialini da nuoto e in barba a qualunque principio areodinamico se li è portati in giro per 40 chilometri! Un mito!
Non è mancata una bella birra fresca a rallegrare il gruppo ed a suggellare una giornata bellissima e unica!







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