sabato 18 aprile 2015

Allenamento bici 5km+birra






ALLENAMENTO BICI 5KM+ 18/04
Allora, l'allenamento di oggi potrebbe essere rapidamente riassunto così: siamo partiti, abbiamo pedalato e siamo tornati!.
Tra il siamo partiti e il siamo tornati solo una carenza di ossigeno di tre orette buone e una velocità media devo dire imbarazzante!!
Robe di cui avevo sentito parlare da mio cuggino quand'ero piccolo!
Quasi 40 all'ora andata, 40 all'ora ritorno!
Il mattino, per una volta, ho fatto primo: davanti al Cristallo alle 8:15 c'ero solo io e le badanti rumene!
Pian piano, alla spicciolata, sono arrivati moltissimi ciclisti e per la prima volta mi sono sentito inadeguato, con 'abbigliamento invernale chè non avevo altro di pulito ( Scontate le battutacce. - Sei venuto col monclaire stamattina?? - ) e la mia biciclettina da pivello, ma chissene! E' bellina e per ora va! Certo difficile non farsi affascinare da certi mezzi!!
Appena partiti,  porca pupazza, mi scappa da pisciare!
Ho visto uno che si è tirato fuori l'aggeggio subito dopo il ponte e l'ho imitato.
Così facendo il mio riscaldamento è stato tirare come un cretino per recuperare il gruppo, che per fortuna si stava scaldando a velocità umana.
Presa la strada di Santa Maria d'Adige, tuttavia, la cosa è diventata seria, maldedettamente seria.
Tranquilli  operai, impiegati, professionisti hanno dimenticato il proprio nome e sono diventati tutti Pantani! Dopo ogni rotatoria la velocità aumentava, come ci fosse stato un volano invisibile a lanciare i ciclisti sul rettifilo successivo.
Dapo Vescovana è stato proprio il delirio più totale.
Non era più un allenamento, ma una gara, ma che dico, uno scannatoio!!
Tutti ingrifati a correr verso gli agognati Colli, pacemaker che volavano!
Roba da non credere!
Per fortuna a Este ci si è staccati dal gruppone e si è preso per Calaone, dove tra una battuta e l'altra sono riuscito ad ammirare i paesaggi ridenti dei Colli, illuminati da un pallido quanto insperato sole, in barba ad ogni previsione nefasta del giorno priecedente.
La contemplazione bucolica naturalmente è durata dai due ai tre millesimi di secondo: non appena Enri mi ha visto distratto, mi ha subito aizzato a raggiungere Mirco, che nel frattempo si era dato alla fuga, per dimostrare all'aguzzino la sua preparazione e buona volontà.
Ho raggiunto Mirco,evidente preda dell Sindrome di Stoccolma, e sbavando come un cavallo, ragliando come un somaro, ho finto rilassatezza una volta arrivato in cima, con la stoffa del bluffatore di professione!
Ci siamo fermati per un sorso d'acqua a Calaone, dove, ritrovando un minimo di capacità di intendere e volere, ci siamo accorti della maglietta sfoggiata dall'amico Raimondo, un esemplare unico di UC Mirano a strisce bianco nere che ha destanto l'invidia ti tutti al punto che al rientro si è precipitato a trovare una degna sostituta per non rovinarla in altre gite!
Un avolta ripartiti, l'escursione è stata subito interrotta da un rigonfiamento improvviso dello pneumatico anteriore di Alessandro, arrivato allo stadio terminale dopo 3500 km di agonia sotto le chiappe del suddetto, il quale pensava che "un copertone è per sempre", come i diamanti.
Ale e Massimo ci hanno ravanato dietro mezz'ora, senza tuttavia ottenere un risultato, se non di darci un pretesto per una chiacchierata sulla soluzione della politica rodigina.
Abbiamo concluso che ci piace a tutti la gnocca: della politica tutto sommato ci frega poco!
Una volta scesi a Monselice, Alessandro si è fermato dal gommarolo, mentre Enri ha avuto la brillante idea di portarci verso la rocca, su una stradina ciottolata in cui ho lasciato nell'ordine:
due otturazioni,
un ponte;
la mia gomma posteriore, che per fortuna ha retto fino a casa.
La provvidenza divina lo ha punito distruggendogli l'orologio da aguzzino.
Il protagonista assoluto del ritorno, invece, è stato Boffi, che ha evidentemente capito come funzionano le due appendici che si è incollato sul manubrio.
Oppure il tafano che lo ha punto era alle anfetamine, chi lo sa!
Fatto sta che superata Monselice si è messo a tirare come un dannato a 40 alll'ora circa.
Ci siamo tutti inchinati al suo altruismo e lo abbiamo lasciato scannarsi senza proferire parola.

Ho tirato anch'io un pochetto tra Monselice e Stanghella, sollecitato dal sempre attento aguzzino, che maltratta le sue vittime, ma non le lascia mai morire.
Ad un certo punto il mio sforzo è stato tanto che il cervello è andato in pappa ed ho sfiatato un caccolotto di lato, centrando il buon Mirco, che seguiva, e che così s'è ingrifato ancora di più e per il nervoso si è rilanciato in un altro sprint.
Forse voleva staccare la caccola col vento!!
Io, mortificato per avere vistosamente toppato, mi sono messo buono buono dietro e ho deciso che per il momento avevo dato...  
In ogni caso l'aspetto più misterioso è che ce l'ho fatta a tener botta fino alla fine!
Ma proprio fino alla fine fine, cioè fino al Boara's Bridge!! No, come le altre volte fino al semaforo di Stanghella, dove poi perdevo i sensi e arrivavo a forza d'inerzia!
Era tanta la mia gioia che ho visto bene di forare la ruota posteriore già compromessa davanti all'Aliper, così! Per fare un regalo a Zanirato!
Che ha pure recuperato la puntina seminata in mattinata lungo la statale, malignano i più scafati!!!
In ogni caso qualcosa devo aver sbagliato, dal momento che nonostante il graditissimo invito nel M5km+birra, non sono stato invitato alla birra...
Mi me toca solo i km!!!
E anca inquò....

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.