martedì 1 marzo 2016

Corsetta 3 e la Ghost

Oggi sole e via per terza corsetta.
Il fastidio mattutino non se n'è andato, ma ligio alla prescrizione del medico, me ne sbatto!
Allaccio le nuove scarpe con l'allacciatura tecnica.
Le guardo.
Certo che rispetto alle Nike e alle Adidas è proprio una scarpa tradizionale...
Le ho confrontate con un vecchio paio di Pegasus, a cui fin da principio mi sono sentito di assimilarle, ed in effetti paiono una la copia dell'altra.
La pegasus è solo un po' più fasciante, cedevole e ancor più neutra nell'avampiede, anche se parliamo di una scarpa finita.
Mi tolgo la curiosità di flettere la suola in tutte le direzioni prima di indossarla. E di fare lo stesso con e energy boost tanto amate dal mio amico Roccia.
Contro ogni aspettativa, pur essendo di materiale più consistente, le brooks si flettono con più facilità sia in senso trasversale che longitudinale.
Poi ci infilo una mano dentro e inutile ribadire che se anche nominalmente sono entrambe drop 12, l'adidas pare na scarpa col tacco!
Partiamo.
4 mesi di fermo si sentono. Tutto sommato non tanto sulla fatica, quanto sulla tecnica... Zampetto di più.
E quell'antipatico del garmin è d'accordo.
Mi sforzo di correre meglio che posso, di aumentare la frequenza, ma mi sembra tutto un po' forzato.
Nel mentre inizio a capire meglio ste scarpe.
Il materiale ammortizzante si estende fin sotto l'avampiede: lo si percepisce bene e questo mi piace.
Confermo che hanno una vestibilità maggiore delle Nike e per fortuna non ho preso una taglia in più. Già così mi pare troppo. In ogni caso non dà quel senso di "piede mio vai dove ti pare" che mi danno le adidas... Insomma, ci si possono allargare bene i diti dentro, ma il piede sta dove deve.
Che favoriscano la rullata e che siano neutre l'ho già detto, non mi ero invece accorto che il supporto plantare fosse così accentuato, al punto da avermi un pizzico infastidito nel piede destro. E questo nonostante io abbia una volta plantare correttamente arcuata.
Il tallone è ben contenuto.
Mo sono accorto che al contrario delle vecchie nike pegasus 29 e delle energy tendono a spostare l'appoggio sulla parte interna del piede in prossimità dell'alluce anziché su tutto l'avampiede. Ciononostante il piede pare quasi guidato mella corsa.
Ho abbozzato anche un paio di allunghi, e qui emerge un po' la natura apertamente a3 della ghost: la scapa di per sé permette di spingere bene, ma il tallone inizia a farsi ingombrante. Sempre meno che nell'adidas comunque,dove a mio avviso ci si può trovare a proprio agio negli scatti, non invece nei medio-veloci, dove l'inclinazione del corpo non consente di utilizzare l'avampiede da a2, mentre il tallone ciccione rompe il cazzo.
Pensando a questo, ho deciso di raccomandare al mio amico Adidasdipendente o di tornare sui propri passi, o di abbassare i suoi tempi sotto i 4.15.
Del resto se Adidas le ha date ai keniani, un motivo ci sarà... Mica corrono a 4.30 loro...
Alla fine tutto è andato per il meglio. Avevo anche un simpatico sottofondo musicale dato dal mio cellulare infilato nelle braghe, se non chè la selezione casuale ad un certo momento, ma non è andata a pescare un files dalla cartella whatsup e non mi ha sparato in cuffia un suono gracchiante che faceva così:
- Aleee, scrivimeee! Ca so in scutere...-
Tremendo!
In ogni caso, alla fine di tutte queste elucubrazioni, sotto sotto, io sono convinto che ci facciamo un sacco di pippe mentali, che l'importante è che la scarpa sia comoda e fondamentalmente neutra.....

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.